Bush Jr: «Ho vinto l'alcol» di Andrea Di Robilant

Bush Jr: «Ho vinto l'alcol» Confessione al Washington Post, ma dribbla le domande sulla cocaina Bush Jr: «Ho vinto l'alcol» «Dagiovane bevevo, Gesù m'ha salvato» Andrea di Robilant coriispomlmitR <1a WASHINGTON Oggi George W. Bush non beve più. «Non una goccia di alcol», dice. «Non una goccia». Rinunciò a bere di colpo, nel 19116, grazie ad un risveglio della sua fede religiosa. Ma noi suoi anni più selvaggi che furono tanti - il governatore del Texas e candidato in pole position por la Casa Bianca beveva eccome. E adesso il suo vecchio vizio diventa oggetto di un minuzioso scrutinio da parte dei media. Ieri il Washington Post ha dedicato due pagine intere alla ricostruzione del suo rapporto con l'alcol. Bush junior cominciò a bere in maniera pesante quando ora ancora all'università. Fiumi di birra e poi bourbon, bourbon, bourbon - il whiskey aromatico che si beve nel sud. Continuò ad alzare il gomito quando tornò in Texas dopo aver frequentato le scuole dell'elite sulla East Coast (Andover, poi Yale). Si mise a lavorare nel petrolio per emulare il padre. Cercava il colpo grosso che non veniva mai (anzi, la sua società perdeva soldi). E faticava sempre di più a controllare la sua dipendenza dall'alcol. «Andavo alle feste e bevevo troppo. Quattro bicchieri di bourbon..», Alzava la voce, perdeva il controllo di sé, diventava attaccabrighe. Era un alcolizzato? «Non credo fossi clinicamente alcolizzato», ha detto al Washington Post, «Non era una vera assuefazione al bere. Non so perché bevevo. Mi piaceva, Ma mi resi conto che l'alcol stava cominciando ad indebolire le mie facoltà e che avrebbe finito per incidere anche sui miei affetti personali». George W. Bush non trovò rifugio presso Alcolisti anonimi, ma nella religione. La svolta avvenne dopo un incontro con il predicatore Billy Graham nel 1985. «Credo che piantò un seme nel mio cuore e cominciai a cambiare. In termini spirituali, accettai la presenza di Cristo dentro di me». Smise di bere di colpo nel 1986, a quarant'anni. E la sua vita cambiò. Divenne disciplinato, puntuale, concentrato. Uscì dal business del petrolio e andò ad aiutare suo padre nella campagna presidenziale del 1988. Ouando suo padre venne sconfitto quattro anni dopo, si mise in politica conquistando la poltrona di governatore del Texas nel 1994. E venne rieletto, alla grande, lo scorso novembre un trionfo che lo trasformò immediatamente nell'uomo da battere nelle presidenziali del Duemila. Già nella campagna elettorale del 1994 Bush ammise i suoi trascorei «irresponsabili». Ora la sua lunga conversazione con il Washington Post mira evidentemente ad esaurire il tema. Ma rimane una zona oscura, un tema delicato sul quale George Bush rimano chiuso: da anni girano voci sul fatto che oltre all'alcol facesse uso di cocaina e lui non conferma e non smentisce. «Le dobbiamo fare la domanda sulla cocaina», hanno chiesto i cronisti del Washington Post. «Perché non mette a tacere queste voci con una semplice smentita?». E Bush: «Non voglio parlare di ciò che ho fatto unni fa. Questo è un bratto gioco: la gente mette in circolazione delle voci e poi ti costringe a smentire e poi rimette in giro altre voci. E' un gioco che fanno a Washington: come distruggere una brava persona. Non mi va di partecipare».

Persone citate: Billy Graham, Bush, George Bush, George W. Bush, Gesù

Luoghi citati: Texas, Washington