Coulthard: un vero incubo Il fair-play di Hakkinen

Coulthard: un vero incubo Il fair-play di Hakkinen Coulthard: un vero incubo Il fair-play di Hakkinen inviato a ZELTWEG «E' stato un normale incidente di corsa». Con questa laconica frase Ron Dennis, gran capo della McLaren, ha liquidato l'autoscontro tra Hakkinen e Coulthard. Ma il povero David, quando è rientrato ai box, dopo essere stato scurissimo in volto sul podio, sombrava un fantasma. Nel senso che nessuno pareva accorgersi della sua presenza. Bisogna tuttavia riconoscere che il fair-play inglese non è un'invenzione. «Venire in Austria e prendere punti - ha detto Hakkinen - era il nostro obiettivo. E l'abbiamo centrato. Quanto è successo alla seconda curva non deve avere un'influenza sui nostri rapporti interni. Anzi ho apprezzato le scuse di David. La mia vettura, in ogni caso, dopo l'incidente, non era più perfetta. E sono stato costretto a guidare ventre a terra per recuperare posizioni e guadagnare qualche punticino. Tutto sommato è stata una gara molto eccitante e divertente, ma non posso raccontare tutto quello che è successo dall'inizio alla fine. Debbo solo ringraziare i commissari sportivi, che qui in Austria hanno lavorato molto bene con le bandiere blu per segnalare i sorpassi. Forse ho perso sei punti, la cosa mi può anche preoccupare, ma non penso sia il caso di tornarci sopra». Nessun commento sul cam- pionato e su altro. Un poco più aperto, per forza, il grande accusato, Coulthard che però, in un certo senso, ha difeso la sua posizione, pur ammettendo il clamoroso errore. «Quando mi sono portato fuori traiettoria ha spiegato lo scozzese - ho pensato che avrei avuto la possibilità di superare Mika alla prima curva. Poi ho realizzato che non era possibile, ma mi sono reso conto che avrei potuto tentare nuovamente la mano¬ vra alla Remus. Dovevo farlo in frenata. In quel punto, per tutto il weekend, ero stato un po' meglio di Hakkinen. Ma è chiaro che ho preso male le distanze. Per me e stato come un incubo finire addosso all'altra McLaren. Ho cercato di allargarmi ma non è stato possibile, non c'era spazio e non sono riuscito a fermarmi. E' stato un autentico disastro». La vettura di Coulthard ha riportato leggeri danni, ma questo non fili ha impedito di imporre il ritmo. Irvine lo ha superato soltanto durante il pitstop. «Ho incrinato il fondo dell'ala anteriore, però non è stato grave. Non ne ho fatto un dramma: pensavo a Mika. Ero molto dispiaciuto per lui, per il team. Non c'era altro nella mia testa. Ma il fatto di essere poi superato dalla Ferrari è stato il coronamento di una giornata terribile». Ma come avete fatto a perde¬ re il vantaggio consistente ottenuto prima della sosta ai box? «Ho perso un sacco di tempo in un giro solo. La colpa è stata di Zanardi. Il suo non è stato un comportamento da professionista, mi ha ostacolato a lungo senza preoccuparsi del fatto che ero molto più veloce. Qualche volta devi aspettarti di trovare qualche idiota sulla tua strada. Così sono le corse». Ovviamente Alex Zanardi, non appena saputo delle accuse e dell'insulto, non ha perso tempo ed è andato a cercare lo scozzese al motorhome della McLaren. Di sicuro la discussione è stata animata e forse i due piloti sono rimasti della loro opinione. «Coulthard è un pazzo - ha dichiarato il bolognese - mi incolpa di averlo rallentato al 39° giro, quando io già da quattro passaggi mi ero ritirato perché rimasto senza benzina. Dove aver visto un'altra corsa. O forse pensava troppo ai suoi erro¬ ri». La McLaren - come si è detto - ha accettato la sconfitta facendo buon viso a cattivo gioco. «Giornate come questa - ha concluso Ron Dennis - servono anche a rafforzare lo spirito della squadra. Le scuse di David, accettate senza polemiche da Mika, riflettono la maturità dei loro rapporti. Hakkinen, poi, ha offerto una prestazione superba, che lo ha portato a conquistare un podio molto importante dopo essere ripartito dall'ultima posizione. La gara di Coulthard, invece, è stata influenzata dal traffico. I rallentamenti subiti a partire da due o tre giri prima dei pit-stop hanno dato un grande aiuto a Irvine. Spero che Borni..' Ecclestone apprezzi i nostri sforzi per mantenere vivo l'interesse per il Mondiale». E la Ferrari si augura che gli avversari contmuino ad alimentare lo spettacolo anche nelle prossime corse... [c. eh.] David: ho preso male le distanze, è stato un vero disastro Poi Zanardi mi ha fatto perdere tempo Mika: ho apprezzato le sue scuse, certo ho perso sei punti Ma l'inseguimento è stato divertente

Luoghi citati: Austria, Zeltweg