Vittoria preziosa di Maranello, senza Schumacher, nel Gp di Zeltweg; Coulthard sperona Hakkinen di Cristiano Chiavegato

Vittoria preziosa di Maranello, senza Schumacher, nel Gp di Zeltweg; Coulthard sperona Hakkinen Vittoria preziosa di Maranello, senza Schumacher, nel Gp di Zeltweg; Coulthard sperona Hakkinen IL FILM DELL'AUTOSCONTRO CHE HA MESSO KO LA MCLAREN DEL GRANDE FAVORITO Cristiano Chiavegato inviato a ZELTWEG Incredibile Ferrari. Dopo aver perso quattro corse che in teoria avrebbe potuto vincere, ieri ha vinto quella che doveva perdere. Sembra un gioco di parole, ma il successo nel Gran Premio d'Austria ricompensa, almeno in parte, le battute d'arresto subite in Spagna, Canada, Francia e Inghilterra. Si dice che nello sport e nell'automobilismo in particolare fortuna e sfortuna non esistano, che alla fine i conti si compensano sempre. Ebbene, in questa occasione, Maranello ha avuto indietro una frazione del bottino che aveva lasciato per strada. Senza Schumacher, inchiodato a casa dal suo infortunio a Silverstone, rimpiazzato da un Mika Salo ancora tutto da scoprire, con una McLaren che sembrava essere nuovamente imbattibile, la Ferrari ha portato alla vittoria Eddie Irvine. Un'affermazione che l'irlandese protetto probabilmente da una sua stella personale o dal quadrifoglio verde portafortuna, simbolo dol suo Paese, aveva pronosticato con assurda sicurezza. In un solo colpo il Cavallino ha salvato il primo posto nella classifica costruttori (immutati i due punti di vantaggio sul team anglo-tedesco) e ha operato un prodigioso recupero dello stesso Irvine nella graduatoria dei piloti, con il distacco dal leader Hakkinen ridotto a due lunghezze, da otto che erano in partenza. Una corsa di grandi tensioni, ricca di brividi (e di sorpassi) che continua a tenere aperto il Mondiale, quando sembrava che la provvisoria uscita di scena di Schumi avesse messo il titolo su un piatto d'argento per Hakkinen. Una giornata indimonticabile per la scuderia di Marunello, con un'unica ombra: se gli intenti della squadra e di Irvine sono gli stessi (vincerò), se tutti gli sforzi vengono compiuti per centrare gli obiettivi, sembra che i rapporti umani all'interno siano invece deteriorati. Le parole un po' troppo acide di Jean Todt (che per la prima volta non è salito sul podio, lasciando l'onore al responsabile tecnico Ross Brawn) in un momento che avrebbo dovuto essere di grande gioia, le risposte piccate del pilota, danno S'idea di una separazione in casa. 11 manager francese offre l'impressione di essere troppo legato a Schumacher, che non può essere messo in discussione e nello stesso tempo di avere chiuso la porta a Irvine. Eddie come tutti sanno sta trattando il rinnovo dell'ingaggio, con molte pretese. Cosi viene da pensare che, malgrado tutto, le mosse siano già fatte e che il prossimo anno vedremo Rubens Barrichello alla Ferruri. Ma questi sono discorsi per il futuro. Ieri la vittoria (la quarta della stagiono, la 123" nella storia di Maranello) e stata determinata da tre motivi precisi: un incidente di Coulthard alla 2" curva quando lo scozzese ha centrato il compagno di squadra Hakkinen, sbattendolo fuori pista, da dove il finlandese è ripartito in ultima posizione; l'air zeccatu strategia ai box per l'unico pit-stop della vettura di Irvine; lu gara perfetta di Irvine. FORMULA 1 Il Gran Premio d'Austria è stato condizionato dalia carambola fra i due piloti della McLaren, Coulthard e Hakkinen, a poche centinaia di metri dal via: il finlandese, In testa, è speronato con violenza dal compagno di squadra La McLaren con il numero I, toccata nella parte posteriore, compie un giro su se stessa e Hakkinen finisce fuori pista mentre Coulthard può proseguire la corsa malgrado la collisione: cosi il pilota scozzese si ritrova in testa Hakkinen è fermo nella zona di sicurezza ai margini dell'asfalto e deve far sfilare i rivali (In secondo plano Irvine con la Ferrari e Barrichello con la Stewart): riparte 18° e con una gran rimonta conclude al 3° posto