Rissa nella Lega, fuori l'anti-Bossi

Rissa nella Lega, fuori l'anti-Bossi Volano bastonate e bottiglie. Il senatur ottiene carta bianca, ma spacca il movimento in Piemonte Rissa nella Lega, fuori l'anti-Bossi Cornino si candida, cacciato dall'aula e dal partito VARESE. Il Consigbo federale della Lega Nord ha deciso l'espulsione di Domenico Cornino «per indegnità» dal movimento e dal gruppo parlamentare. In un'aula che ha sfiorato e toccato più di una volta lo scontro fisico, il congresso straordinario della Lega si è chiuso con la conferma di Bossi nella carica di segretario. La linea è chiara: «Solo io posso trattare e ottenere il massimo risultato», chi ci prova da solo è fuori dal movimento. A costo, come nel caso del leader piemontese Cornino, di rischiare spaccature a livello locale. A Cornino, che si candidava come l'anti-Bossi, i leghisti hanno riservato insulti e uova. Più le botte sugli spalti, e i calci sul piazzale davanti al Palasport. Pacata la reazione di Cornino: «E' difficile dire la propria quando si è sbattuti fuori. Ho sentito e avuto incontri con vecchi militanti piemontesi: mi chiedono di ripartire dal Piemonte. Vedremo se è una strada percorribile. Intanto mi iscriverò al gruppo misto della Camera». Rizzo o Sanglorglo ALLE PAGINE 4 E 5

Persone citate: Bossi

Luoghi citati: Cornino, Piemonte, Varese