TONY CRAGG A TORRE PELLICE

TONY CRAGG A TORRE PELLICE NEL LOFT DELLA GALLERIA JUCCI RUSSO TONY CRAGG A TORRE PELLICE Opere che sembrano madrepore sottratte agli abissi dei mari fri ANNO l'aspetto di sinuose concrezioni geologiche, erose e levigate dal vento e dall'acqua, o di gigantesche madrepore, sottratte agli abissi del mare, le sculture di Tony Cragg esposte fino al 30 luglio nel vasto loft della Galleria Tucci Russo di Torre Pellice. Cinquantenne di Liverpool, formatosi al Royal College of Art di Londra, Tony Cragg è uno dei più importanti artisti contemporanei; inglese ormai solo più di nascita, perché dal 1977 vive e lavora a Wuppertal, in Germania. I suoi primi lavori, risalenti agli Anni Settanta, erano colorate composizioni bidimensionali di pettini di plastica, giocattoli, bacinelle ed altri oggetti che sembravano recuperati da una discarica per essere riutilizzati al modo del dadaista Marcel Duchamp. «Ready made», quindi, concepiti in un'ottica provocatoriamente antiminimalista, in antagonismo con un altro celebre artista inglese contemporaneo: Richard Long. Poi, negli Anni Ottanta, è intervenuta una marcata svolta in senso tridimensionale. Assemblando sempre materiali di recupero, quali sedie e vecchi tavoli fittamente ricoperti di viti e gancetti, oppure ingranaggi meccanici, o bottiglie di vetro delie più svariate dimensioni, diventate negli Anni Novanta vere e proprie sculture, di gesso, di vetroresina o in bronzo. Di questo articolato iter creativo il gallerista Tucci Russo ha dato ampia documentazione in Italia allestendo ben sei mostre personali di Cragg, a cominciare dal 1984, quando lo spazio espositivo era ancora a Torino, nel Mulino Feyles. Nella rassegna in corso le sculture proposte confermano l'evoluzione sulla via di un biomorfismo che avvicina Cragg al più celebre scultore inglese di questo secolo: Henry Moore. Guido Curio Galleria Tucci Russo Torre Pellice, via Stamperia 9, Da giovedì a domenica 16-19. Nella foto quia distra l'ofiera «Flotseam (head)» di Tony Cragg Nelle immagini sotto, dall'alto in basso, ili Cucchi «Autostntda del pensiero» e «Abbraccio d'Erba» e a destra «Disegno dentro l'uva» mi liti

Luoghi citati: Germania, Italia, Liverpool, Londra, Torino, Torre Pellice