UN PRINCIPE E IL SUO UNICO AMORE di Giovanni Tesio

UN PRINCIPE E IL SUO UNICO AMORE NARRATIVA UN PRINCIPE E IL SUO UNICO AMORE Laura Mancinelli torna nel Medioevo per raccontarci la storia di Enrico TV ANCORA non s'è dissolto l'abominato sentor d'aglio della recente «Persecuzione infernale», terzo titolo della trilogia dedicata ai casi del capitanò Flores, che già Laura Mancinelli raddoppia con un'altra storia di trama leggera, tornando alle atmosfere predilette del Medioevo con cui aveva esordito. E' «Il principe scalzo» (Einaudi, pp. 138, L. 16 mila), un titolo che evoca mondi di fiaba piccola, anche se lo sfondo si tiene con rigore alle risultanze della storia grande. Questa volta il protagonista è nientemeno che Enrico TV, l'imperatore che i vecchi sussidiari raffiguravano nell'immancabile vignetta del perdono papale. Il corrucciato Ildebrando di Soana, acclamato dal popolo romano con il nome di Gregorio VII, che scioglie dalla scomunica il penitente scalzo in un crudo inverno del 1077 nel castello subappenninico di Canossa, proprietà della potente e misteriosa Matilde. Lotte di primati e di giurisdizioni, di particolarismi e di universalismi, di sacro e di profano, di investiture e di abusi, di fellonie e fedeltà, di usurpatori e di antipapi, di scomuniche comminate, rimesse, di nuovo comminate, sfondi ferrigni e canti gregoriani, gioie della carne e tripudi dello spirito, potentati laici e coscienze morali. E' come sempre la mano lieve di Laura Mancinelli a limare le asperità più aguzze, a intrecciare ai sostegni della storia documentaria i cirri ramificati delle sue invenzioni o delle sue variazioni, un po' come accade nella musica. Qui è di volta in volta la creazione di un personaggio come il monaco Williram del convento di Ebersberg, il paterno confidente del «principe scalzo», cui vien dato un grande rilievo. 0 la piegatura che prende una vicenda imprevedibil- mente giocata, come l'opposizione al papa del corrusco abate Ugo di Cluny oppure le notti d'amore al castello di Canossa vissute da Enrico e da Matilde/ personaggio-chiave che finisce a conturbare per sempre i giorni dell'imperatore. 0 ancora la storia di Hermann, un contadinello che diventa cavaliere. Ma ciò che fa davvero la differenza, connotando i romanzi della Mancinelli con tratto inconfondibile, è l'attenzione ai sapori, ai gusti, agli odori del tempo. Morsi di sizze invernali, carezze di venti primaverili, passaggi é paesaggi nitidamente evocati, cibi dettagliatamente ammanniti. Sulle rotte penitenziali tra Germania e Italia quello dei sensi, infatti, resta lo spirito rnigliore. Giovanni Tesio X17XrbiU)>«T>Sujyiji-«. Illirico II limimi! ti Mutilile

Persone citate: Einaudi, Enrico Tv, Flores, Gregorio Vii, Laura Mancinelli, Mancinelli

Luoghi citati: Canossa, Germania, Italia