Scrittore ti voglio parlare

Scrittore ti voglio parlare Scrittore ti voglio parlare i voglio p c ARO scrittore ti voglio parlare, sono una giovane sposa e di nazionalità francese e da poco vivo nella vostra meravigliosa città e non so ancora bene la vostra meravigliosa lingua e però volevo sottoporti una problema non tanto meravigliosa cbe è la mia, ovvero: abito da poche settimane con il mio marito italiano alla Croisette, quella che voi chiamate Crocetta, e siccome amo molto la vostra meravigliosa cucina e sto studiando quel testo sacro che è l'Artusi e dimenticarmi del tutto la nouvelle-cuisine spesso vado a fare la spesa al mercato della Croisette e cerco di comperare lì tutto quello che mi serve per cucinare italiano, come pomodori e basilico e mozzarelle e olio e melanzane e peperoni eccetera. Su suggerimento di mia suocera mi servo da un banco che «quelle del giro» conoscono come il banco del «contadino», caro come il fuoco dice mia suocera ma sempre fornito di meravigliosi prodotti della vostra meravigliosa terra, e ogni mattina però il contadino mi vede giovane sposa e tenta sempre di rifilarmi pomodori meno belli, melanzane un po' ammaccate, basilico un po' scuro, mentre alle madame profumatissime e ingioiellatissime e però molto meno sexy di me lui dà le cose migliori e loro lo provocano pure, come di fronte ai pomodori più belli gli dicono «ma non ne ha di più belli?», e lui suda e dice «ma sono bellissimi» e così le melanzane e i peperoni eccetera, che lui dà loro sontuosi e loro però si lamentano sempre e a me rifila schifezze (credo che si dice così nella vostra meravigliosa lingua). Ora mi domando: perché? A Parigi sarebbe proprio l'opposto: il contadino darebbe a me, la giovane sposa sexy e straniera, le primizie e le cose sublimi, mentre rifilerebbe (credo che si dice così) alle madame le schifezze. Comunque amo molto il vostro meraviglioso Paese epperò noi abbiamo battuto l'Italia e vinto i mondiali di calcio lo scorso anno. Salut, Guinevière. Cara Guinevière, anche se non sono una giovane sposa sexy e transalpina capisco bene il tuo disorientamento al cospetto degli usi e costumi dei nostri meravigliosi contadini. Francamente, ti dirò: la vedo durissima. Le nostre ingioiellatissime e profumatissime madame davanti ai banchi del mercato non mollano mai, e se contro la Francia avessero giocato loro e in palio ci fossero state delle verdure di stagione credo proprio che i mondiali sarebbero andati a finire diversamente. Comunque, una soluzione c'è: travestiti da madama. In città esistono alcuni bellissimi negozi di parrucche. Compratene una di quelle trattate coi bigodini, e procurati un paio di scarpette dorate, un'abbronzatura Jurente, svariati accessori delle migliori marchefpossibilmente usando il Bancomat di tuo mari to, del quale avrai nel mentre carpito il relativo codice segreto) e soprattutto una borsetta di Borbonese. Poi presentati al banco del contadino in questione e pretendi (sottolineo PRETENDI) solo ed esclusivamente prelibatezze. Non avere paura di insistere: INSISTI. Non preoccuparti se dopo di te viene altra gente: CHE ASPETTI. .E non mostrarti MAI davvero SODDISFATTA: la vera madama trova IN OGNI CASO da ridire, in particolare il giorno dopo (ricordati perciò di tornare dal contadino lamentandoti sempre di qualcosa: «Mi aveva detto che le zucchine erano speciali, ma per la verità le ho trovate un po' durette», oppure «quell'uva che mi ha dato ieri era un po' troppo dolce, a mio marito non è mica piaciuta tanto»). Vedrai che il contadino ti tratterà benissimo, e l'Artusi e i suoi derivati ne beneficeranno. Ciao. Caro scrittore ti voglio parlare, come certo saprai le nuove direttive europee in materia di igiene alimentare mettono al bando tutta una serie di prodotti a causa della loro lavorazione, tra Cui la mai abbastanza lodata Tuma 'd Lans, detta anche Toma di Lanzo. L'idea di trovarsi im giorno senza tale prodotto casuario mi sconvolge, e come me credo tanti altri. Il mondo non sarà più lo stesso, senza la Tuma 'd Lans. Ti mando insieme a questa mia una forma della toma più buona d'Europa e spero che mi pubblicherai dopo averla assaggiata il mio accorato appello a favore di essa, cioè questo. Ciau. Pinu. Caro Pinu, sottoscrivo volentieri e ti ringrazio: la Tuma 'd Lans è in effetti ottima, e il fatto che venga stagionata sotto uno strato di letame non mi ha mai creato problemi. L'idea di ritrovarmi prima o poi a mangiare pomodori transgenici invece me ne crea parecchi. Comunque sono disposto a pubblicare qualsiasi tipo di appello: a favore del salame Felino, degli agnolotti al plin, dei gnocchi al Castelmagno e del cioccolato Gianduia. Ricordatevi solo di inviare confezioni famiglia di ciascuno di questi prodotti, scrivendo sul pacco che sono destinati a questa rubrica e NON a quella di Gambarotta. Ciau.

Luoghi citati: Castelmagno, Europa, Francia, Italia, Lanzo, Parigi