Spooky, poeta del ritmo a Hiroshima di Paolo Ferrari

Spooky, poeta del ritmo a Hiroshima Spooky, poeta del ritmo a Hiroshima THAT SubUminal Kid», così chiamano DJ Spooky, protagonista di un finale di stagione musicale col botto ad Hhoshima Mon Amour, la sera di sabato 24. Subliminale, perché Paul D. Miller suona elettronica di matrice dance, ma può farti immaginare il ritmo, suonando senza beat per minuti e minuti. Insomma, se l'arte dei dj guadagna ogni giorno posizione rispetto al far canzoni tour court, Spooky è un nuovo poeta del ritmo, in grado di suonare metafore ed allusioni come un tempo Dylan e la Smith partorivano liriche dalle molteplici chiavi di lettura. Hip hop, ambient, dub, drum'n'bass: tutto confluisce in una scena che con un po' di senso dello humor è stata definita «IUbient», e di cui il giovane manipolatore cresciuto nel glorioso East Village, è considerato tra i fondatori. Originario di Eunice, in Luisiana, Spooky ama ripetere che «l'elettronica è il folk del 21 ° secolo, perché i procedimenti elettronici aumentano la democrazia garantendo a tutti l'accesso ai processi creativi, come accadeva per strada ai musicisti blues». 1 campionatori sono destinati a recitare la parte di protagonisti sabato sera in via Bossoli 83, dove non è difficile prevedere un autentico pellegrinaggio di addetti ai lavori e celebrità torinesi attente al «ragazzo subliminale». Inizio dopo le 23, l'ingresso è gratuito. Paolo Ferrari

Persone citate: Paul D. Miller

Luoghi citati: Hiroshima