Torino, il ponte della sfida

Torino, il ponte della sfida INGEGNERIA Torino, il ponte della sfida 5/ celebra l'opera dell'architetto Mosca NEL 1992 il bicentenario della nascita di Carlo Bernardo Mosca, protagonista indiscusso della storia dell'ingegneria italiana, passò quasi inosservato. A riparare il torto hanno contribuito però in anni più recenti una mostra organizzata nel comuni! natale di Occhieppo Superiore, in provincia ili Vercelli («Carlo Bernardo Mosca, ingegnerò architetto tra illuminismo e restaurazione», catalogo Guerini e Associati, 1997) e numeroso pubblicazioni, toma, qualche settimana la, di una giornata tli studio o di dibattito al Politecnico di Torino. Il nomo di Carlo Bernardo Mosca rimano legato soprattutto ad un celebre ponto in pietra sulla Dora Riparia a Tonno, in corrispondenza dell'attuale Corso Giulio Cesare. «Un monumento - scrisse Pietro Giuria - che da solo sarebbe bastato a ornare la più grande capitale». Realizzalo nel 1830 con un unico arco ribassato di 45 metri di luce, un record per l'epoca, si distingueva por due importanti innovazioni tecniche: 1 assenza di malta tra i conci in pietra, tagliati ili misura seguendo forme geometriche complesse e pertanto piti stabili; e l'utilizzo in chiave o allo imposto di tre giunti deformabili, in gorgo «cerniere plastiche», per ottimizzare la distribuzione delle sollecitazioni nella struttura. La leggenda racconta che al momento del disarmo Mosca imbandì una tavola sotto il ponte. E por fugare ogni dubbio sulla stabilità dell'arco si mise a banchettare mentre i carpentieri smontavano le centine. Un aneddoto forse non vero ma corto verosimile. Impregnato di cortezze posi- turistiche in seguito agli studi all'Ecole Polytechnique e all'Ecole dos I'onts et Chaussées di Parigi, Mosca credeva nella moderna scienza delle costruzioni e nella possibilità di verificare con le leggi della fisica la resistenza delle strutture. All'allora ministro degli Interni Falquet, che lo interrogava perplesso sulla sua opera, rispose seccamente: «Il ponto sta e starà in piedi». In veste di Primo Architetto Idraulico del re Carlo Alberto Mosca segui molti progetti ingegneristici d'avanguardia, come la sistemazione dei Murazzi sul Po a Torino e la pianificazione del sistema ferroviario del Re¬ gno di Savoia, allora in fase di decollo. Progettò inoltre la sala da ballo del Palazzo Reale, seppure controvoglia. All'architettura di corte preferiva, da buon ingónieur des Ponts et Chaussées, ponti, strade, canali e ferrovie. Inseguendo, in anticipo sul suo tempo, un ideale di perfezionamento tecnico che facesse «concorrere gli sforzi comuni al bene della nazionale famiglia». Carlo Ratti Università di Cambridge _19,JH! 21^05 . INGEGNERIA Torino, il ponte della sfida 5/ celebra l'opera dell'architetto Mosca il biit i bili l'ilid i dll di i ll i f Il progettista pranzò sotto T'arco in pietra di 45 metri mentre veniva disarmato

Persone citate: Bernardo Mosca, Carlo Alberto Mosca, Carlo Bernardo Mosca, Carlo Ratti, Guerini, Pietro Giuria