Per Castelvecchi riassetti societari ed un partner tedesco di Mirella Appiotti

Per Castelvecchi riassetti societari ed un partner tedesco PROSSIMAMENTE LIBRI Per Castelvecchi riassetti societari ed un partner tedesco CASTEL-VECCHI, l'editore della frontiera, torna all'attacco. Dopo un periodo così così, una non è detto - già si leggeva nel rapporto di fine '98 stilato per le Tirature di Spinazzola - che le sue funamboliche capacità di autopromozione non riescano a trovare denaro fresco e nuove idee per il rilancio della sigla». Eccoli. Sostanziali riassetti societari; da pochi giorni una holding con un partner tedesco (Paul von Vacano, rispettivamente 55 e 45%) per trasformare la casa romana «in un piccolo ma aggressivo ed efficiente gruppo editoriale», razionalizzando quella vocazione al nuovo che è stata, dal '33 ad oggi, un unicum nel panorama librario italiano. Dal che aperture europee, Amburgo, poi Barcellona e Parigi, e, in Italia, un pool di 7 testate, quattro delle quali con Castelvecchi socio di maggioranza (al 51%). Si tratta: 1) della storica «Castelvecchi editore», 50 novità l'anno: oltre al rafforzamento nell'esplorazione degli stili e della cultura giovanile anche «altra» (vedi.i giapponesi...), occhio sugli scenari della cultura industriale (le merci di culto), affondo nel lessico delle scienze tra biologia, filosofia, epistemologia. 2) Artisti contemporanei, cataloghi, tascabili sulla storia e i movimenti del '900 per la «Castelvecchi arte»; 3) giovane narrativa straniera per un'indagine soprattutto nel mondo meLE 25 PASSIONI tropolitano con «Scrittori Castelvecchi»; 4) «Enoia» (direttore Antonio Vene«*$•»'• ariani) per saggistica e har- FATALI E LA NEÓSCHtAVfTU' DEL NOBEL AMARTYA SEN 'rativà gay (la Roma del giubileo vivrà l'anno prossimo anche la giornata mondiale dell'orgoglio omosessuale). Le tre altre sigle figurano «partecipate» (30-40%) e «gestite commercialmente: 1) «Quiritta» (il «qui e ora» di Dante e Boccaccio) guidata da Roberto Parpaglioni per narrativa italiana «realista»; 2) «Venerea Inc.», culture dell'Apocalisse, post-pornografia ecc.; 3) «.Mal a tempora», saggistica anarchica in mano allo storico Angelo Quattrocchi (già prodotto il fondamentale «Trattato» del situazionista Raoul Vaneigcm). Una galassia dichiaratamente modellata sulla Longanesi di Spagnol, unico vero rivoluzionario dell'editoria italiana. «Da vico, that's Amore». Ovvero l'Eros totalizzante che «accetta di misurarsi soltanto con il Destino». In questa ottica , ha scelto per i 25 racconti della einaudiana «Passione fatale», altrettanti grandi della letteratura dell'800): da Hawthome a Hofmannsthal, da Stevenson a d'Annunzio, da Balzac a Puskin con una squisita new entry per l'Italia, «Il duetto della tosse» dello spagnolo Cimili. Mentre l'autore dei due «Lunari», dei giorni di quiete e dei giorni d'amore, sta per concludere, a novembre sempre per lo Struzzo, il suo terzo, e questa volta sarà il «Lunario di fine millennio», in 365 giorni i nomi più alti del '900 in letteratura,' poesia, musica, cinema tenendo ben centrali i maestri del pensiero con un'operazione affascinante e disperante per la necessità di escludere e che sarà attraverso momenti grandi o terribili c almeno in apparenza sterili (la ricchezza di idee, la fertile humus dei '60; i pochi fiori nel deserto degli '80-90) la storia della nostra vita, il suggerimento è di affondare ora in queste «passioni» m genio. Terapia tutt'altro che «fatale» contro il già frusto balbettio letterario di orgasmi postmoderni. «Amartya Sen e la neoschiavitù». «Malgrado la crescita straordinaria dell'opulenza mondiale, il mondo contemporaneo nega le libertà fondamentali ad un vastissimo numero di persone, probabilmente la maggioranza»: in «Developement as freedom» (Mondadori inizio 2000), il Nobel '98 «vede» un futuro per il pianeta soltanto se l'economia si alleerà con l'etica. Come si è sempre saputo; ma come, sempre più, si dimentica. LE 25 PASSIONI «*$•»FATALI E LA NEÓSCHtAVfTU' DEL NOBEL AMARTYA SEN Mirella Appiotti

Luoghi citati: Amburgo, Barcellona, Italia, Parigi