Una testa di treccine per stare belle fresche di Maria Laura Rodotà

Una testa di treccine per stare belle fresche OGGETTI VA M E. NT E Una testa di treccine per stare belle fresche SCORDATEVI Ho Derek, Lei aveva l'aria scerna, nel fini «10», con tutte quelle treccine pendenti. Quest'estate, c'è un'avanguardia treccinata-afro fatta di donne pratiche n assertive. Le quali, convinte da un insistente t.am tarn di parrucchiere aggiornate, si son fatte mettere le mani nei loro easchett.i mediocorti e adesso sembra non abbiano capelli, Ma nuche in evidenza, solcato da poche treccine' attaccate al cranio fatte annodando insieme tutti i poveri peli disponibili. Come le bambine nero, tuttora martoriate da famiglie treccinanti, Le nere adulte se ne fanno eli lunghe e sontuose, annodabili e impilagli a piacere; in Italia, vanno da acconciataci immigrate che lavorano oro e ore e prendono sulle centomila. Le italiane spendono assai di più, causa immancabile taglio, colore e fatica di parrucchiere bianche poco abituate. Ma sono contente. Dicono olir: cosi si sta freschissime, che «sembra di non avere i capelli»; che si sentono, finalmente, diverse. Anche se pian piano vengono copiate, in una lenta ondata trecentista che coinvolge: barista di stabilimenti balneari chic, commesse in negozi di tendenza, programmisti; registri Rai di carattere avventuroso (quelle che lavorano con contratti a termine), tipe della moda, istruttrici rielle palestre o di aquagym, e molte studentesse. Le reazioni femminili-filistee sono perplesse. Ma in genere anche lo contrarie capiscono che la treccina è il vero gadget innovativo di quest'estate, etnico, funzionale, sorprendente, di sicuro effetto. Qualunque esso sin. I maschi adulti pili adulti ondeggiano tra l'attizzato e il disgustato. I più giovani spesso approvano. Ha dichiarato un venticinquenne a «Ttl»: «Mi piacciono le treccine, danno un'idea di estate, di vacanze, di disponibilitii». Maria Laura Rodotà

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