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«Diliberto, fai un'ispezione sul pedofilo scarcerato» Gasparri di An al ministro sul caso di Busto Arsizio «Diliberto, fai un'ispezione sul pedofilo scarcerato» VARESE Un pedofilo reo confesso di violenza sessuale sulle due figliolette ò stato rimesso in libertà, a Busto Arsizio nel Varesotto. La decisione ò stata presa dal Tribunale di Busto, presidente Virginia Malsano, giudici a latere Anna Azzena e Alessandro Chionna: luomo, di 42 anni, è accusato di violenza sessuale reiterata e continuata nei confronti delle due figlie di 8 e 12 anni. Il processo, dopo la prima udienza, è stato rinviato al 21 ottobre. L'imputato, di Gallaratc (Varese), era in stato di arresto per ordine del gip dal dicembre scorso. Non scadevano i termini di custodia cautelare, ma il tribunale ha ritenuto che non vi fossero né pericolo di fuga né pericolo di reiterazione del reato essendo stato commesso in famiglia dove le bimbe non vivono più dato che sono state trasferite in una comunità. La Procura di Busto Arsizio, che ha eseguito le indagini, non rilascia commenti ma non nascosto lo sconcerto per questo provvedimento che rimette in libertà un pedofilo, fra l'altro reo confesso. «Credo che il ministro della Giustizia Diliberto dovrebbe mandare delle ispezioni per verificare i criteri con cui gli uffici giudiziari concedono questi benefici»: è la riflessione che fa Maurizio Gasparri, commentando questa scarcerazione che assimila al caso di Milano. «Il ministro - spiega Gasparri - si dovrebbe avvalere dei poteri ispettivi per fare una verifica; l'ispezione non è una sanzione per i giudici ma servirebbe a capire come viene applicata la leggo; dopo di che ci vorrebbe una riflessione, anche del Parlamento su questo tipo di normativa , da rivedere in senso più restrittivo, perché anche la legge recente sui malati di Aids, motivata da comprensibili ragioni umanitarie, rischia di diventare , come è accaduto a Milano, motivo di lutti». [Ansa]