Sospeso un sindaco leghista, scontri a Milano
Sospeso un sindaco leghista, scontri a Milano Alla vigilia del congresso del Carroccio che si apre oggi a Varese all'insegna di «Padania sempre» Sospeso un sindaco leghista, scontri a Milano Bossi contro il Prefetto: figura di stampofascista da abrogare VARESE Sarà il congresso del «Padania sempre» e del «Nord contro Roma»: questi i due slogan dell' assise straordinaria leghista che comincia oggi al Palazzetto dello Sport di Varese. E sarà anche il congresso del debutto della parola «Padania» all'interno del simbolo della Lega Nord, accanto al tradizionale guerriero. Ma questo congresso straordinario avrà poco colore. Niente banchetti né gazebo. «Mi auguro che sia rivoluzionario! Che lanci la questione del nazionalismo padano - preannuncia Umberto Bossi, a poche ore dall'apertura della assise straordinaria - Perché la questione settentrionale non può essere lasciata nelle mani dei prefetti che altro non sono che i viceré». Bossi, che è rientrato ieri da Strasburgo dove ha partecipato ai lavori di insediamento del Parlamento europeo, è furente per la sospensione del sindaco leghista di Lazzate, Cesarino Monti, da parte del prefetto di Milano per i concorsi padani (in una delibera si prevedono tre punti in più per chi risulta residente in Lombardia da almeno 5 anni). E per protesta, ieri sera un gruppo di militanti della Lega Nord, con in testa il parlamentare Mario Borghezio, hanno bloccato le vie adiacenti alla prefettura di Milano, urlando slogan inneggianti alla «secessione» e contro il prefetto. Poi, la manifestazione è degenerata, con scontri tra leghisti e Polizia. Cinque giovani sono stati identificati e denunciati per resistenza passiva e blocco stradale. Via via sono arrivati sul posto altri sostenitori del Carroccio e alcuni leader: Giancarlo Pagliarini, Roberto Calderoli, Francesco Speroni. Intorno a mezzanotte, è arrivato anche Umberto Bossi, che si è subito diretto verso l'improvvisato palco, a poca distanza dalla prefettura. «Quella del prefetto - ha detto ai giornalisti - è una figura vecchia, che ha usato la solita vecchia legge fascista. Se c'era qualcosa, doveva intervenire il magistrato». Poi, dal palco, il segretario federale della Lega Nord ha detto: «Voi parlate di secessione ma la secessione è una formula difficile da spiegare. Non possiamo retrocedere, e non penso che ci sia una via d'uscita facendo accordi con l'uno o con l'altro, e - ha voluto sottolineare - accordi con Berlusconi non ci saranno mai». Tornando alla questione del giorno, quella della sospensione dall'incarico del sindaco di Lazzate, Monti, Bossi ha aggiunto: «È una provocazione politica, è un segnale obliquo alla vigilia del congresso della Lega. Questo per dimostrare di quanto ci sia amica la sinistra. Il provvedimento è partito dal governo di D'Alema, il governo di sinistra. È stato un provvedimento sbagliato perchè se uno ha da dire qualcosa deve dirla a! magistrato». Poi, però, ha invitato i militanti leghisti a togliere il blocco stradale. Il leader della Lega Nord Umberto Bossi accorso ieri notte di fronte alla Prefettura di Milano
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