Prodi a cena con il signore della tv di Roberto Ippolito

Prodi a cena con il signore della tv A Roma l'incontro tra il Professore, Letizia Moratti e Rupert Murdoch Prodi a cena con il signore della tv Roberto Ippolito ROMA B: UONI, davvero buoni questi polipetti. Mentre le sofisticate portate cominciano a essere servite, intomo al tavolo si intrecciano le discussioni sui destini del pianeta: «Ma chi sarà il prossimo presidente americano?» «Il figlio di Bush può farcela?» «Ha le stesse qualità del padre?» «Come cambia la Cina?» «E che succede in India?». Argomenti seri, importanti. Li affrontano il presidente della commissione europea Romano Prodi, accompagnato dal portavoce Ricardo Franco Levi, e il re delle tv Rupert Murdoch, affiancato da Letizia Moratti e Paolo Glisomi, presidente e vice appena nominato della News Corp Europe, filiale del suo impero. Prodi e Murdoch si trovano all'Hotel Hassler, a Trinità dei Monti. Ma, giovedì, nonostante il caldo rinunciano al piacere di cenare sulla terrazza panoramica: preferiscono restare appartati addirittura nei sotterranei, in una saletta riservata, un po' ridondante in stile neoclassico. Tra i tortelli alla verdura con zafferano e le palline di filetto di sogliola, la conversazione scivola dalla storia all'attualità, dalla caduta del muro di Berlino alle difficolta della Russia di Boris Eltsin. E gli affari? «Niente, niente» assicura un commensale. Tanto che una dichiarazione rilasciata giovedì dalla Moraltti, secondo cui la cena è «un incontro di cortesia e di lavoro», è oggetto ieri mattina di telefonate di precisazione: viene chiarita l'estraneità, dai polipetti fino ai due sostanziosi gelati finali, di qualunque argomento «di lavoro». Possibile che Murdoch parli a lungo con Prodi ignorando le faccende concrete? Possibile. E allora perché incontrarsi in una sera di mezza estate, a Roma? Di motivi ce ne sono, visto che l'incontro è stato preparato con cura: la Moratti lo ha proposto nelle scorse settimane andando a fare visita a Bruxelles a Prodi. E il presidente della Commissione europea ha accettato. Innanzitutto per una ragione: stranamente i due non si conoscevano. Ma un incontro di lavoro non sarebbe stato accettato da Prodi, un incontro per prendere contatto e guardarsi in faccia sì. Ha prevalso la curiosità. Ma ovviamente c'è anche altro: sullo sfondo si intravedono i diversi interessi di Murdoch e Prodi. Il primo punta a espandersi in Europa, Perciò vuole conoscere chi la governa. Il discorso è delicato: circolano di nuovo le voci su un possibile super-patto continentale tra Murdoch (reduce dall'acquisto in Italia del 35% di Stream) e il gruppo francese Canalplus (padrone in Italia di Telepiù), si ipotizza la nascita di una rete europea con 19 milioni di abbonati attiva anche con Internet. La nuova Commissione, in particolare il commissario alla concorrenza Monti, potrà essere chiamata a pronunciarsi su operazioni del genere per verificare il rispetto delle norme antitrust. Osserva il ministro delle Comunicazioni Cardinale: «In Italia siamo stati all'avanguardia, creando regole per la tv a pagamento per evitare concentrazioni eccessive. Il problema ora si pone anche per l'Europa dal momento che si profilano grandi alleanze per la gestione della tv nel continente». Rupert Murdoch