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Verdi Verdi Da oggi il summit per la Costituente ROMA. Gran lavorio nei Verdi in preparazione dell'assemblea congressuale che si apre oggi a Roma. La linea dell'attuale dirigenza sembra quella di fare di tutto per portare a casa il congelamento dello statuto (cosa non da poco, visto ad esempio che senza più statuto entrano in gioco anche nome e simbolo del futuro soggetto ecologista) e il via libera alla Costituente, rinviando lo scontro sul resto a dopo l'estate. «Dobbiamo presentarci uniti», dice il capogruppo alla Camera, Mauro Paissan, che sulla possibilità di raggiungere il consenso necessario è fiducioso: «È vero che si tratta di un'assemblea e quindi servirà un convincimento reciproco - spiega - comunque credo che ce la faremo, anche perchè l'alternativa è tra la speranza di rinascita e l'autodistruzione». In sostanza, «non ci sono alternative perchè parlare di fase costituente ha senso solo se i Verdi si presenteranno uniti: spaccarsi ora significa continuare con i vecchi vizi e far esplodere gli attuali verti ci». Tutto passa per il sì di alme no 332 dei 449 delegati chiamati, in pratica, ad autosospendersi. Ed il passaggio non è affatto indolore. DopoTa débàcle elettorale che ha portato Luigi Manconi alle dimissioni e al suo annuncio di voler partecipare «solo da militante» al congres so, i vertici del Sole che Ride sembrano faticare non poco a convincere le rispettive aree di riferimento. I contatti sono sta ti frenetici nel tentativo di assicurare l'assenso dei due terzi dei delegati alla mozione politica unitaria a favore della costituente per un soggetto «po liticamente autonomo e radicato nel centro-sinistra». Sembra tramontata l'ipotesi di una «reg genza di fatto» del ministro Edo Ronchi per la fase di transizione. È probabile che all'as semblea sarà proposta l'elezione di un comitato di coordina mento allargato (20-30 perso ne, presumibilmente su lista bloccata) espressione di tutte o quasi le anime Verdi. L'appun tamento di oggi si aprirà, alle ore 15, con la relazione di Massimo Scalia, reggente del «Sole che ride» dopo le dimissio ni di Manconi. [r. i.

Persone citate: Edo Ronchi, Luigi Manconi, Manconi, Massimo Scalia, Mauro Paissan, Verdi

Luoghi citati: Roma