Eurostazioni, un consorzio» per riqualificare gli scali Fs

Eurostazioni, un consorzio» per riqualificare gli scali Fs Ifri, Impregilo e altri in lizza per le attività non ferroviarie Eurostazioni, un consorzio» per riqualificare gli scali Fs ROMA «Miriamo a far diventare le stazioni porte turìstiche e quartier generali delle città». Si presenta così «Eurostazioni», il consorzio formato per il 75% da 11 il (con le partecipate Rinascente e Sifalberghi), Impregilo, Unim e 11 gruppd Bahcàrio tedesco West Lb, e per il 25% da Sofipa (Mediocredito Centrale) e SanPaóìo*Imf. Hai» abtjuistare flNS*9% del capitale di «Grandi stazioni», la società proprietaria dei tredici più importanti scali ferroviari italiani, è in lizza con i due gruppi che fanno capo a Benetton e a De Benedetti. Offerta vincolante e definitiva entro settembre per chiudere l'operazione entro l'anno. Questi i tempi dettati per la privatizzazione dalle Fs. Chi vincerà parteciperà alla gestione delle attività non ferroviarie con la riqualifi¬ cazione di 650mila metri quadrati di superficie utile. Il programma ùi rilancio riguarderà Roma Termini, Milano Centrale, Torino Porta Nuova, Venezia S.Lucia, Venezia Mestre, Genova Brignole, Genova Porta Principe, Verona, Bologna, Firenze S.Maria Novella, Napoli Centrale, Bari e Palermo. «Vogliamo migliorare - ha affermato il presidente di Mediocredito Gianfranco Imperatori - la qualità dei servizi ai passeggeri, fornire loro maggior orientamento, parcheggi, assistenza e poi un mix di negozi, grandi imprese commerciali e intrattenimento». Il modello è quello tedesco: 27 stazioni «restaurate» in tre anni. «Le stazioni - afferma il presidente della West Lb Ted Kupchewsky - devono essere il biglietto di visita di una città e allo stesso tempo avere le tecnologie degli aeroporti». Ig.lam.]

Persone citate: De Benedetti, Gianfranco Imperatori, Maria Novella