Obbligazioni bancarie manca la trasparenza di Glauco Maggi

Obbligazioni bancarie manca la trasparenza tutfosolsm Obbligazioni bancarie manca la trasparenza Glauco Maggi Il lettore ha messo il dito sulla piaga toccando un tema all'ordine del giorno della Consob, l'ente di tutela del risparmio: le obbligazioni bancarie, oggi, sono forse la categoria dì prodotti finanziari nella quale è più facile finire vittime di lesa trasparenza, qualità che a nostro avviso connota il livello di democrazia economica d'un Paese. In Italia, dove peraltro vantiamo una normativa ottima sui fondi e una Borsa privatizzata in accelerato recupero di efficienza e integrazione nel circuito internazionale, capita purtroppo ancora questo. Che le banche godano per le loro emissioni d'una sorta di salvacondotto che le dispensa dal presentare il prospetto alla Consob (articolo 100 comma 1 lettera f della legge Draghi sul riassetto finanziario). Ma che (in virtù d'un altro articolo della stessa legge, il 78) sempre la Consob debba però vigilare sui cosiddetti «mercati non regolamentati», quale quello dei bond venduti agli sportelli. E cos'i, con un'operazione da «inorai suasion» («non ti obbligo a fare una cosa, ma ti convinco che la devi fare»), i funzionari Consob hanno promosso dalla fine del 1998 contatti diretti con le banche e con l'Abi, che h rappresenta, per ottenere un impegno «volontario» alla comunicazione completa delle caratteristiche d'emissione e, periodicamente, dell'indicazione del prezzo dei titoli sul mercato ufficioso (nel caso ovviamente di prestiti non quotati). A che punto siamo? Su circa I 800 destinatari, le iscrizioni a questo club della trasparenza sono state, a fine giugno (scadenza prevista), molto meno di un quarto, circa 170. Nel suo prossimo Bollettino la Consob dovrebbe rendere noto l'elenco (e Tuttosoldi lo pubblicherà per intero) delle banche che accettano l'invito a giocare a carte scoperte con la loro clientela. Per capire quanto urgente sia il bisogno di chiarezza comunicativa (e quale sarà il vantaggio per i clienti delle banche aderenti) riportiamo per intero il testo «oscuro» sulla cui base il lettore acquistò il prestito, e che la nuova normativa vieterà: «Napoli, 23/08/95. Dal 24 p.v. si darà corso all'emissione del nuovo prestito obbligazione- ' rio di cui forniamo - di seguitole caratteristiche salienti: Denominazione, B.N. FOND. 143% e ni. ne 1995-2001 Tasso 11,25%. Codice Uic: 55478. Importo in Emissione: Lmd. 100. Periodicità cedole: semestrale 1/3-1/9. Ritenuta fiscale: 12,50%. Data godimento: 1/09/1995. Scadenza prestito: 1AT9/2001. Ammortamento: unica soluzione alla scadenza. Taglio unico: 5 milioni. Durata: 6 anni. Prezzo di Sott.ne: 100,00. Prezzo a filiali: 98,75. Rei: 11,55%. Ren: 10,07%. Prezzo di Emissione: 100,00. Depositario esterno: Monte Titoli». Dall'insieme di queste informazioni, alcune chiare, alcune inutili, alcune misteriose il nostro lettore non poteva certo capire che stava acquistando un titolo che dava la possibilità alla banca di sciogliere anzitempo il contratto. Che, per quanto scritto, la vincolava invece a corrispondere un tasso fìsso dell' 11,25%per 6 anni. Il Banco di Napoli non ha evidentemente ritenuto «saliente» l'opzione (nel gergo finanziario si chiama «cali», ossia «richiamo», «rimborso»), poi esercitata, e non ne ha fatto cenno tra i Ren, i Rei e il Prezzo a Filiali. L'istituto napoletano, interpellato per telefono e fax da Tuttosoldi, non ha ritenuto, ormai sono passati due mesi, di dare chiarimenti. A proposito di trasparenza. ti. A Dal Banco di Napoli ho avuto il rimborso anticipato di obbligazioni dell'istituto sottoscritte nel '95. MI stavano dando cedole del 10% netto e sarebbero dovute scadere nel settembre del 2001, come emerge dal foglio che allego, nel quale non si fa alcun cenno a questa possibilità. Anzi, esplicitamente vi si legge: «Ammortamento: unica soluzione alla scadenza». Mi può spiegare come stanno le cose? Nicola Boi rolli (Torino)

Persone citate: Filiali, Rei

Luoghi citati: Italia, Napoli, Torino