Lara: anche Ronaldo tra i miei amici di Stefano Mancini

Lara: anche Ronaldo tra i miei amici I calciatori Berti e Shalimov e l'attore Barbareschi frequentavano la ragazza Lara: anche Ronaldo tra i miei amici Chiesto il processo per la prostituta brasiliana Stefano Mancini MILANO Compaiono il nome e la foto di Ronaldo nella richiesta di rinvio a giudizio di La zara Souza De Morais, in arte Lara, 31 anni, professione squillo d'alto bordo. Il Fenomeno non è accusato di nulla, è escluso che abbia partecipato ai festini che lei organizzava per la Milano bene, la ragazza nega di averci avuto rapporti sessuali. Però i due, brasiliani entrambi, pare che si conoscessero bene. A farli incontrare sarebbe stato un ex giocatore dell'Inter, Nicola Berti, anche lui nell'elenco dei clienti assieme a Igor Shalimov, all'attore Luca Barbareschi (nessuno di loro risulta che abbia fatto uso di droga) e a molti imprenditori. Tutti pronti a pagare alla ragazza cifre a 6 o 7 zeri. Lara fu arrestata la prima volta a fine febbraio e scarcerata quasi subito. Fu arrestata di nuovo a marzo, stavolta con il suo «autista» (e, secondo l'accusa, fornitore di droga) Aldo Piero Porta, che finì agli arresti domiciliari. Le indagini si sono svolte nel più stretto riserbo in meno di 4 mesi. Il pm Alfredo Robledo ha chiesto il rinvio a giudizio per la donna, accusata di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e spaccio di cocaina; per Porta, accusato di spaccio di droga e favoreggiamento della prostituzione; e per Walkiria Alencar De Oliveira (falsa testimonianza). Agli atti ci sono decine di interrogatori e 36 foto, sequestrate a Lara assieme a decine di milioni di lire. Il quadro che emerge è quello di una ragazza-manager in grado di gestire l'attività di un gruppo di brasiliane, slave e italiane, travestiti e transessuali, pronti a concedersi a clienti facoltosi nel lussuoso trilocale di Lara in via Burlamacchi 14 - dove spesso non mancava un piatto colmo dì coca - sia a domicilio o nei più lussuosi alberghi dì Milano, grazie alla complicità dei pori ieri, ai quali la donna riconosceva una lauta mancia. La tariffa per le prestazioni era intorno alle 500 mila lire a incontro, ma poteva arrivare a un milione l'ora. Pagamento a parte per la coca: 500 mila al grammo. C'è chi ha pagato anche decine di milioni per una serata e chi, come un industriale padano, ha dato a Lara in tutto oltre 200 milioni. I vip e gli imprenditori coinvolti nella vicenda quasi sicuramente non dovranno subire l'imbarazzo di comparire in un'aula di giustizia. «B processo ci sembra sufficientemente istruito - afferma l'avvocato Raffaele Della Valle, che con il collega Giovanni Regalia difende Lara - e abbiamo intenzione di chiedere il rito abbreviato. B fatto, in sé e per sé, è stato ammesso, c'è solo da valutarlo giuridicamente». Con il rito abbreviato, la vicenda si chiuderebbe davanti a un giudice dell'udienza preliminare, a porte chiuse e senza riascoltare i testimoni. Ma l'avvocato Della Valle cataloga come «esagerazioni» quelle che dipingono Lara come una sorta di manager del sesso. «Mi è sembrato dice il legale - che da parte degli inquirenti si sia voluto dar vita, dopo Tangentopoli, a una "Sessopoli" che non esiste». Ronaldo, da Rio de Janeiro, invece nega: «Non mi ricordo dì nessuna Lara. E poi mi fanno centinaia di foto al giorno, come faccio a ricordarmi di tutte le persone con cui poso?». Secondo il campione, la presenza del suo numero di telefono nell'agenda della super-squillo non significa nulla: «In Italia c'è stato addirittura un giornale di Firenze che ha pubblicato i miei numeri telefonici: un giornale a cui sto facendo causa». Anche Barbareschi, tramite l'avvocato, afferma di non essere indagato né di avere partecipato a festini con droga o dì aver pagato per prestazioni sessuali. A sinistra, l'ex calciatore dell'Inter Nicola Berti

Luoghi citati: Firenze, Italia, Milano, Rio De Janeiro