Incidenti sul lavoro, altra giornata nera

Incidenti sul lavoro, altra giornata nera L'Italia è in testa alla graduatoria in Europa per il numero delle vittime e la frequenza Incidenti sul lavoro, altra giornata nera Quattro morti e sei feriti, ieri, in sette infortuni ROMA. È di nuovo emergenza per gli incidenti sul lavoro. Ieri 4 operai sono morti e 6 sono rimasti feriti in 7 diversi incidenti. Il più grave è accaduto nel porto del Trieste, dove un operaio è morto e un altro è rimasto ferito nell'incendio divampato sulla petroliera «Agip Liguria», nel bacino San Marco. Altri due operai sono rimasti intossicati. Un ragazzo di 18 anni di Feltre (Belluno), Denis Nicheretta, è morto a Fratta di Sacile (Pordenone) precipitando da un' altezza di tre metri e mezzo mentre stava lavorando, con altri operai, al rifacimento del tetto del capannone dell'azienda Ros Serramenti. E' precipitato dal tetto di un capannone dell'azienda Ros Serramenti. Un altro giovane di 26 anni, Fabrizio Marengo, è morto soffocato da alcuni quintali di farina di soia stoccati in un silo alto 10 metri nel mangimificio Ferrerò di Farigliano, nel Cunoese. Mentre lavorava è morto anche un portalettere di 49 anni, Tonino Franco, di Sacile (Pordenone). E' stalo colpito da choc anafilattico per la puntura di una vespa mentre era in giro per il paese a consegnare la posta. All'Uva di Cornigliano un operaio è rimasto ustionato al volto ed al torace per lo scoppio di un copertone di una gru. Un camionista originario di Riesi (Caltanissetta) è stato investito nei pressi del varco delle Acciaierie di Cornigliano all'aeroporto. L'uomo si era fermato con il suo camion all'interno della cinta ed era sceso per farsi timbrare un documento in portineria. Un mezzo pesante lo ha travolto e lo ha trascinato per diversi metri. Gravi le condizioni di un uomo di 68 anni, Vittorio Bartellocchi, titolare di un impresa di costruzione stradale rimasto fe rito ieri sera in un incidente a Marina Velca, nei pressi di Tar quinia (Viterbo). E proprio per problemi di sicurezza sul lavo ro sono stati chiusi a Roma due cantieri del Giubileo 2000. L'Ita Ha, secondo dati Inai!, ha, in Europa, il primato di incidenti sul lavoro, con un indice di frequenza di 5,3 a fronte di una media europea di 3,9. Gli infortuni sono circa 960 mila all'anno, il numero dei morti oscilla tra i 1.250 ed i 1.300. Il settore più colpito è quello dell'edilizia, seguito da quello meccanico e dei trasporti. [a. tor.j

Persone citate: Denis Nicheretta, Fabrizio Marengo, Fratta