Crolla il soffitto, paura in ospedale di Massimo Numa
Crolla il soffitto, paura in ospedale I reparti di otorino e oculistica chiusi, i pazienti trasferiti a Pietra Ligure Crolla il soffitto, paura in ospedale Albenga: evacuati nella notte ottanta ricoverati Massimo Numa ALBENGA Crolla il tetto dell'ospedale «Santa Maria di Misericordia» di Albenga: ottanta degenti sono stati dimessi o trasferiti, nei casi più gravi, in altri nosocomi della provincia. E' accaduto ieri notte, por il cedimento di una trave di sostegno, proprio all'altezza della sala operatoria (recentemente ristrutturata) dei reparti di Otorino e Oculistica. Esaurita una prima valutazione dei danni, è già tempo di polemiche. I sindacati hanno chiesto un incontro con i vertici dell'Asl di Savona per trovare subito una soluzione all'ennesimo episodio di «malasanità». Da anni, infatti, in Riviera è in corso un duro e interminabile contrasto sulle condizioni dell'ospedale, una piccola struttura nel cuore del centro storico. Anni fa il Comune voleva chiuderlo e costruirne uno ex novo. Progetti rimasti nel libro dei sogni. Sono invece rimasti i locali inadeguati, un pronto soccorso da sempre in emergenza e l'esodo continuo di sanitari verso altri «lidi» meno fatiscenti. Ma le disgrazie non vengono mai sole: nel crollo si è rotta anche una tubatura dell'acqua, e l'intero blocco operatorio è stato invaso dall'acqua. Separati anche i due corpi del complesso. Morale: danni per centinaia di milioni e tempi recupero che si preannunciano lunghi. Salta, ovviamente, il calendario degli interventi chirurgici programmati, mentre i degenti in convalescenza post-operatoria sono stati rispediti a casa. I Vigili del fuoco non hanno potuto far altro che dichiarare ufficialmente l'inagibuità dei locali; solamente i detrìti sono stati rimossi per bonificare il fabbricato e per evitare altri crolli. In serata si è fatta viva l'Asl di Savona con un comunicato: «La riapertura dell'ospedale è subor¬ dinata agli interventi già preordinati per la sicurezza e la funzionalità dei reparti. Abbiamo disposto uno stop temporaneo anche alle attività degli ambulatori per procedere ad ulteriori verifiche delle strutture. Abbiamo deciso di utilizzare gli ambulatori della medicina di base». Dura la replica dei sindacati: «I dirigenti dell'Asl sanno da sempre in quali condizioni sanitarie e strutturali si trovava l'ospedale di Albenga. Era proprio necessario aspettare un crollo? La realtà è che si pensa solo a "tagliare". Soprattutto quando i reparti funzionano, come già successo per il reparto di Ostretricia». Il crollo di ieri è servito anche per riaprire una vecchia ferita: l'Asl aveva infatti chiuso e trasferito il reparto da Albenga al «Santa Corona» di Pietra Ligure. In piena stagione turistica, con la popolazione della Riviera che si triplica, la chiusura dei due reparti ospedalieri non è un fatto da poco.
Luoghi citati: Albenga, Pietra Ligure, Savona
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