MA L'AMERICA PIANGE QUEL BAMBINO di Igor Man

MA L'AMERICA PIANGE QUEL BAMBINO MA L'AMERICA PIANGE QUEL BAMBINO Igor Man L, HANNO trovato in fondo al mare, avvinto (pare) alla cloche del suo Piper. Vittima di quell'eccesso di vitalismo che i greci chiamavano hybris, come scrive l'Avvenire. La mitologia vuole che i superdotati, per scongiurare l'invidia deorum, sacrificassero qualcosa di molto caro. Francamente non ci sembra che John Kennedy jr. avesse una hybris tanto spiccata da irritare gli dèi. In ogni caso l'ha pagata con la vita, il bene più caro. Irritato dal piagnisteo collettivo, Arbasino chiede commozione e rimpianto anche per i 51 morti del weekend. John Kennedy jr. era solo un ragazzo come tanti, con una sola differenza rispetto agli altri: l'America l'aveva adottato. Esattamente il giorno in cui, 36 anni fa, piccolissimo, si stacca dalla madre per salutare militarmente il feretro del padre ammazzato a Dallas. E' quel bambino che gli americani piangono oggi. Una icona tenera, l'icona della nuova frontiera vaticinata dal padre. Facendo i conti con la Storia non è che JFK avesse centrato tutti i suoi obiettivi e, tuttavia, la morte ne fece un simbolo irripetibile. Chi scrive lo conobbe quand'era-aenatore. «E' difficile per un cattolico arrivare alla Casa Bianca, vedrà Iddio», sorrise. Non sappiamo ancora, 36 anni dopo, come e chi abbia ucciso il padre di John John. D'altra parte lo stesso Robert F. Kennedy spense a uno a uno i mille interrogativi sull'assassinio di suo fratello. «Tanto, sia come sia, Jack non tornerà più». Grazie a mio fratello Mirko, ebbi modo di parlare privatamente con Robert. Mi disse che fra gli innumerevoli messaggi ricevuti, lo aveva colpito il brano della lettera di San Paolo a Timoteo, trascritto da un sacerdote di Minneapolis: «Ho combattuto la buona battaglia. Ho terminato la mia corsa. Ho conservato la fede. E' giunto il momento di sciogliere le vele». Era il 15 novembre 1967. Meno di un anno dopo, il 4 giugno '68. ammazzarono pure lui. Ora gli americani si apprestano a seppellire l'«America's Son». E con lui, forse, seppelliranno infine il mito Kennedy, realizzando che Camelot, come ha scritto il Guardian, «ove mai sia esistito è affondato nel mare della Storia». La morte di colui che fu John John ha una morale, ha detto in tv il saggio cronista Enzo Biagi: «Nessun uomo è da invidiare».

Persone citate: Arbasino, Enzo Biagi, John John, John Kennedy, Kennedy, Robert F. Kennedy

Luoghi citati: America, Minneapolis, San Paolo