L'assalto alla gioielleria finisce nel sangue di Paolo Colonnello

L'assalto alla gioielleria finisce nel sangue Uno dei due banditi era uscito di prigione da quattro giorni. La polizia li ha salvati dal linciaggio L'assalto alla gioielleria finisce nel sangue Milano: orefice ucciso sotto gli occhi della moglie, presigli assassini Paolo Colonnello Mll ANO «lì' entrato chiedendo di vedere un braccialetto. Gliel'ho mostrato. A quel punto ha tirato fuori due pistole e un sacchetto: "Dammi i soldi, dammi tutto", urlava. Io gli rispondevo: "Va bene, d'ac cordo, ma stai calmo, stai calmo. Dai, lascia stare la pistola, cosa fai, non scherzare, eh?". E mio marito parlava anche lui: "Mariarosa dagli tutto, dagli tutto per carità". Abbiamo riempito un sacchetto di gioielli, poca roba. Poi il bandito ha voluto uscire: "Aprimi, apri!" gridava. "Ma non posso, ti devi togliere dalla porta, devi lasciare che si chiuda, se no non scatta l'altra serratura". Lui urlava, urlava. Allora gli ho detto: "Senti, stai calmo, vado a prendere la chiave per aprire". Mi sono girata per andare nel retro. Lui ha urlato ancora: "Non fare scherzi". Poi ha sparato, ha creduto che volessi dare l'allarme. Ha ucciso il mio Ezio, due colpi...Poi è uscito." L'allarme suona adesso nella gioielleria Bellocci in via Padova 217, un quartiere popoloso alla periferia est della città, ma sono i carabinieri a farlo scattare. Mentre la signora Maria Rosa racconta tra le lacrime il tragico film della rapina che due balordi, entrambi usciti dal carcere sabato scorso, hanno compiuto appena mezz'ora fa. La circondano i due figli, Barbara e Stefano, 2(1 e 20 anni. Barbara è arrivata in bicicletta, con la borsa da architetto nel cestino. La madre la prende per mano e la porta di corsa nel negozio a vedere per l'ultima volta papà: Ezio Hartocci, G2 anni, è li steso a terra davanti al banco di vendita, con due proiettili calibro 31) piantati nel petto. Un altr'anno sarebbe andato in pensione. E non serve a nulla ai famigliari sapere che quei due disgraziati, Salvatore Marasco, 36 anni, pluripregiudicfito, tossicomane, agli arresti domicilia¬ ri presso l'abitazione della madre, e Luciano Antonio Canneti, 43 anni, uscito dal carcere dopo aver scontato una condanna per rapina, entrambi abitanti nel quartiere a poche centinaia di metri dalla gioielleria, sono già stati arrestati. Marasco, il più giovane, probabilmente l'uomo che ha sparato, è stato fermato subito fuori dal negozio, da un poliziotto di Ciniscllo Balsamo smontato dal servizio che stava passando per caso. I due rapinatori assassini stavano salendo su un motorino truccato, l'agente si è accorto che qualcosa non andava e li ha spintonati. Marasco - che appena venerdì scorso era stato arrestato per il furto di un motorino, processato per direttissima e rimesso il giorno dopo agli arresti domiciliari - è caduto subito, perdendo il sacchetto dei gioielli e la pistola: la gente del quartiere gli è saltata addosso. Solo l'intervento immediato di una pattuglia che si trovava a pochi metri di distanza ha impedito che venisse linciato. Mentre Carmeli ha provato a fuggire: ha scavalcato una cancellata e si ò dileguato nel cortile interno di una casa per sbucare a trecento metri di distanza, davanti all'abitazione della sorella, in via Agordat, dove ha tentalo di nascondersi. L'hanno acciuffato gli uomini di un'altra pattuglia: con sé aveva una calibro 7,65, l'arma che durante la rapina si è inceppata. Erano le 19,15, nel negozio c'erano soltanto moglie e marito. Tranquilli, per quanto lo possa essere una coppia di anziani che in un anno ha dovuto già subire ben tre rapine. L'azione e fulminea: ad entrare è solo il Marasco, in bermuda e maglietta. Carmen, il complice, lo aspetta fuori, in motorino. Una rapina facile, "ai due vecchi della gioielleria". Invece qualcosa va storto: è la testa di Marasco, imbottita di droga. Così scambia il tentativo di aprire la doppia porta blindata come una mossa pericolosa. Non regge la tensione. Spara due colpi. Ora è un assassino.

Persone citate: Carmeli, Ezio Hartocci, Luciano Antonio Canneti, Marasco, Maria Rosa, Salvatore Marasco, Tranquilli

Luoghi citati: Milano