«Gli scafisti non si fermeranno»
«Gli scafisti non si fermeranno» «Gli scafisti non si fermeranno» //presidente della Puglia accusa: «Deve intervenire la diplomazia» BARI «Considerarli clandestini? E' il minimo chi.- si possa fare. Siamo ormai presi d'assalto dai Rom, ne arrivano ogni giorno a migliaia sulle nostre coste. Un conto ò essere rifugiato, fuggire dalla guerra. Un altro è questo fenomeno insopportabile». Salvatore Distaso, presidente della giunta regionale pugliese, è d'accordo solo in parte con il governo. Che cosa non condivide, presidente? «Ouesto provvedimento non risolve il problema. Non è un deterrente e lo dimostrano i precedenti. D'altro canto, da anni arrivano clandestini sulle nostre coste e non li ha fermati certamente l'essere considerati clandestini. E' la storia che ce lo insegna». Lei guida una giunta di centrodestra ed è da sempre polemico con il governo sulle politiche dell'i inniigi aziono. Che cosa suggerisce? «Il problema è che siamo nelle mani degli scafisti. Noi chiediamo da tempo interventi della diplomazia sui Paesi confinanti per evitare le continue partenze verso la Puglia. Senza queste iniziative non cambierà mai nulla. Ci sono troppi interessi che noi in Puglia non possiamo fermare: sono gli interessi dei gruppi criminali che hanno radici nei Paesi a noi vicini. Ecco qual è il problema». E allora a che cosa serve quest'ultima decisione del governo? «Certamente non scoraggerà gli sbarchi né quelle organizzazioni criminali che lucrano da anni sul traffico di uomini. Ma ò del tutto opportuno considerare chi arriva in Italia, e soprattutto sulle coste pugliesi, non un rifugiato politico, ma un clandestino. Però é bene che si sappia che il problema vero è diplomatico. Il problema vero è alla partenza, e qui finora si ò fatto pochissimo. In Puglia le cose sono molto migliorate sul versante della sicurezza. Ma il governo ha invece fatto poco o nulla nei rapporti internazionali con i Paesi che si affacciano sull'Adriatico», [s. t.|
Persone citate: Salvatore Distaso
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