«Via i rom, ora non sono più profughi»

«Via i rom, ora non sono più profughi» Le centinaia di clandestini sbarcate in Puglia saranno rispedite in patria entro trenta giorni «Via i rom, ora non sono più profughi» Il governo: la guerra èfinita ROMA Non bisognerà più chiamarli profughi, sono clandestini. La guerra in Kosovo ò finita e dall'emergenza umanitaria si scivola rapidi verso là normalità. Il discorso vale anche per le centinaia di kosovari e di cittadini jugoslavi di etnia Rom che in questi giorni hanno attraversato l'Adriatico. Gli extracomunitari che sbarcano sulle nostre coste tornano a essere immigrali che cercano di eludere i controlli. Verranno accolti, accuditi, identificati e rispediti al mittente entro 30 giorni dall'arrivo in lena italiana. La decisione è stata |iresa ieri al Viminale in un vertice presieduto dal ministro degli Interni Uosa Russo Jervolino. Dal ministero spiegano così la svolta: «Si è constatata l'impossibilita di applicare nei confronti dei nuovi ingressi il decreto per la protezione umanitaria che ha come presuppósto lo stato di guerra». Non si poteva protrarre a oltranza l'assistonzu a migliaia di esuli. Anche le forze dell'ordine avevano bisogno di un indirizzo preciso, volevano sapere che cosa fare dei nuovi arrivati. Da ieri ò lutto più chiaro. «Rimangono sottoposti a regime di protezione umanitaria (sono cioè profughi, udì) (pianti sono entrati in Italia durante i bombardamenti, va considerato irregolare il flusso di immigrazione che in queste settimane ha interessato la costa pugliese (ecco i clandestini, ndrl». In poche parole, si torna alla normale giurisdizione in materia di immigrazione. Per i kosovari che sono stati assistiti durante la guerra e che hanno usufruito dol permesso umanitario, peraltro temporaneo, verranno fissati termini piuttosto elastici per rientrare nel proprio l'anse. 'lutti gli altri «stranieri» che arriveranno in Italia con navi di linea saranno d'ora in poi «soggetti alle nonne della leggi; 40, che prevedono l'immediato accompagnamento , con lo stesso mezzo, nel Paese di provenienza», Chi sbarcherà con battelli (li fortuna, con navi alla deriva 0 al naufragio, verrà invece alloggiato nei centri di accoglienza. Dopodiché, entro 30 giorni, sarà identificato ed espulso «in attuazioni! dell'accordo di riammissione stipulato dall'Italia con la Repubblica Federale Jugoslava». Il vertice di ieri, sottolinea il Viminali!, rappresenta «un impegno forte del Governo per contrastare il traffico di esseri umani nel mare Adriatico, che negli ultimi giorni ha interessato cittadini di etnia Hom provenienti dal Montenegro». Perdere un'idea del fenomeno, basti ponsaro ci»! lunedì il «Krist ina», un peschereccio salpato dal Montenegro, ha portato a Brindisi 762 Rom kosovari. l'oche ore dopo ni! arrivavano a Bari altri 70. ieri, un motopeschereccio è stalo avvistalo alla deriva al largo (li Brindisi: secondo lo prime stime trasportava almi! no 300 persone. A questi «grandi esodi» bisogna aggiùngere la miriade di arrivi alla spicciolata, tutti quei clandestini trasportati in gommone e lasciati dagli scafisti a pochi metri dalle rive italiane. Proprio per opporsi a questa nuova ondata, nella riunione di ieri è stata anche programmata un'azione più intensa e incisiva da parte di Marina militare, Guardia di finanza e Capitanerio di porto. Assieme al ministro Jervolino e ai sottosegretari agli Esteri e agli Interni, al Viminali; erano presenti i vertici delle forze dell'ordine, dello stato maggiore della Difesa e della Marina, delle Capitanerie di porto. Per preparare il terreno ai futuri compiti delle nostre forze dell'ordine in Adriatico, sabato prossimo, il sottosegretario all'Interno, Giannicola Sinisi, e quello agli Affari esteri, Umberto Ranieri, andranno in missione in Montenegro per concordare con il governo di Podgorica delle linee di azione comune. L'arrivo di kosovari e Rom è in preoccupante ascesa, per arginarlo bisogna intervenire alla radice. In Montenegro, appunto. Ij.arb.) le nuove des clandestini [JvJEZZr PESA WTI "" Pescherecci PAPTCM7A Porto di Bar (Montenegro). Abbandono dei clandestini i-AK i triiA a 50.60 mjg|ja da|(e coste pugili ARRIVO La Capitaneria conduce le imbarcazioni alla deriva ai porti di Brindisi o Bari MEZZI LEGGERI Gommoni o motoscafi! PARTENZA Porto di Bar (Montenegro) ARRIVO Costa del Gargano, tra Vieste e Pugnochiuso Uno degli sbarchi di clandestini lunedi in Puglia. Il governo Intende rimandare indietro tutti i nuovi arrivati -

Persone citate: Gargano, Giannicola Sinisi, Jervolino, Russo Jervolino, Umberto Ranieri