Soccorsi, il via con 4 ore di ritardo

Soccorsi, il via con 4 ore di ritardo Un addetto aveva comunicato all'agenzia federale la scomparsa dell'aereo mezz'ora dopo l'ultimo avvistamento Soccorsi, il via con 4 ore di ritardo L'aeroporto dell'isola diede subito l'allarme WASHINGTON Alle 22 e 05 di venerdì scorso, quasi mezz'ora dopo l'ultimo avvistamento radar del Piper Saratoga pilotato da John Kennedy, l'aeroporto di Martha's Vineyard chiese notizie alla Federai aviation agency (Faa), l'ente federale per l'aviazione. Incredibilmente, si sentì rispondere che non c'era fretta, che potevano aspettare. Così l'allarme scattò solo quattro ore dopo, quando intervenne direttamente la famiglia Kennedy. Ma quel lungo ritardo, dicono adesso alcuni esperti, può aver compromesso gravemente le operazioni di recupero. Al mistero che ancora circonda le cause del disastro della settimana scorsa si è aggiunto quello sul terribile ritardo con cui vennero messo in moto le operazioni per salvare John Kennedy, sua moglie Carolyn Bessette e sua cognata Lauren. Ma una ricostruzione pubblicata ieri dal «Boston Globe» getta una luce agghiacciante su quest'ultimo giallo. Una coppia di amici si trovava all'aeroporto di Martha's Vineyard ad aspettare Lauren Bessette, che doveva sbarcare. Quando l'aereo non è comparso all'ora prevista, ha allertato il personale dell'aeroporto. Il «Boston Globe» pubblica la trascrizione della telefonata in cui Adam Budd, un tecnico dell'aeroporto di Martha's Vineyard, chiede ragguagli alla più vicina stazione della Faa, a Bridgeport, nel Connecticut. «Non diamo questo tipo di informazioni per telefono», si sente dire Budd, il quale risponde: «11 fatto è che a bordo c'è Kennedy junior». E poi aggiunge ridendo: «Non è importante, li farò aspettare un poco». L'allarme scattò solo alle 2 e 15 di sabato, quando la famiglia Kennedy, preoccupata per il mancato arrivo di John e Carolyn a Hyannisport, allertò la Faa. Le operazioni di soccorso cominciarono alle 5 e 30 di sabato mattina, otto ore dopo la scomparsa dell'aereo - un ritardo che forse non avrebbe salvalo la vita delle tre vittime, ma che certamente avrebbe facilitato le operazioni di recupero. A cinque giorni dalla tragedia, e nonostante i notevoli mezzi tecnici a disposizione, la Guardia costiera non è ancora riuscita a localizzare i resti dell'aereo in un specchio d'acqua relativamente ristretto. Ieri le ricerche si sono intensificate con l'arrivo di una seconda nave dotata di un potente sonar. E trenta sommozzatori specializzati, che lunedì avevano dovuto interrompere le ricerche a causa del maltempo, ieri hanno potuto perlustrare il fondale per tutta la giornata. Una sagoma che era sembrata un pezzo di carlinga si è rivelata essere il contorno di una roccia. Il Presidente Clinton ha ordinato di proseguire le ricerche a oltranza, ma finora i risultati sono stati molto deludenti. Il recupero dei resti è indi spensabile, dicono gli esperti, per capire cosa sia successo venerdì notte. Ma gli inquirenti del National transportation safety board sono comunque già riusciti a ricostruire gli attimi finali del volo. Negli ultimi 14 secondi prima dell'impatto, il Piper Saratoga cadde per 400 metri, dieci volte più velocemente di una normale discesa in previsione di un atterraggio. In pratica, urtò lo specchio d'acqua in picchiata. L'aereo si è probabilmente frantumato e questo spiega, in parte, la difficoltà di recuperare i rottami, per non parlare dei corpi delle vittime. Al tempo stesso la caduta in picchiata rafforza l'ipotesi che John Kennedy, accecato da un fitto banco di nebbia, abbia perso il controllo di un monomotore comunque difficile da maneggiare per un pilota inesperto quale era. In attesa che le penose operazioni di recupero vengano terminate, la famiglia deve decidere dove seppellire l'erede della più grande dinastia politica americana. Al cimitero di Arlington, dove sono sepolti i suoi genitori, hanno cominciato a misurare il terreno per prepararsi a ogni eventualità. Ili realtà il permesso di essere sepolti ad Arlington viene concesso solo a militari e a eroi di guerra (e consorti). Il Presidente Clinton ha il potere di ordinare un'eccezione. E se la famiglia lo chiedesse, probabilmente lo farebbe, vista l'amicizia che ha per i Kennedy. Ma non è detto che Caroline, sua sorella, lo voglia. Né che lo vogliano i genitori di Carolyn Bessette. E ieri il senatore Ted Kennedy ha messo in chiaro: «Ogni speculazione sulla sepoltura di John junior è prematura». Poi ha rilasciato la prima dichiarazione ufficiale della famiglia: «Siamo pieni di indicibile dolore e tristezza per la perdita di John e Carolyn, e di Lauren Bessette. John era una luce che illuminava la nostra vita, e la vita del nostro Paese e del mondo intero, che lo conosceva da quando era un piccolo bambino», la. d. r.l Ted Kennedy affronta per la prima volta la stampa: siamo pieni di indicibile tristezza. John era la luce che illuminava la nostra vita e la vita del mondo intero A cinque giorni dalla tragedia, nonostante i mezzi imponenti la Guardia costiera non è ancora riuscita a rintracciare il Piper John Jr potrebbe essere sepolto nel cimitero di Arlington accanto al padre insieme con i grandi eroi americani LA TRAGEDIA NELL ATLANTICO • modello: PIPER SARATOGA • apertura alare: 11 METRI • motore: MONOMOTORE A ELICA • automonia di volo: 6 CILINDRI, 300 CAVALLI SERBATOIO DA 386 LITRI • lunghezza: 8,3 METRI 01 CARBURANTE PER 1750 kr • velocita'. 320km/h • posti a sedere. 6 n AnEW london 1 * ORE2I.40'.34" 355 metri NO MANS LAND oceano atlantico BOSTON a ORE 21.40.29" 488 metri 4» fall rtver «dnewbedfort MARTHA'S VINEYARD Un cuore e un messaggio scritto a mano per John e Carolyn Kennedy

Luoghi citati: Arlington, Boston, Connecticut, Washington