COME REGALARE EMMA AL POLO

COME REGALARE EMMA AL POLO COME REGALARE EMMA AL POLO Filippo Ceciarelli PROBLEMINO pratico per la sinistra. Come regalare la Bonino al Polo? Meglio: come offrire ai propri avversari la novità politica del 1999 sul più classico vassoio d'argento e con tanto di fiocco augurale? E' semplice, basta attenersi alle seguenti istruzioni. Primo, convincersi che il successo di Emma dipende solo e soltanto dagli odiosi spot, per giunta finanziati da Berlusconi. Secondo, dopo averla misteriosamente sondata su improbabili incarichi Onu, non confermarla come commissaria europea. Terzo, ignorare e far ignorare dai tg tutti, ma proprio tutti quei referendum che la Bonino mostra di avere tanto a cuore. Quarto, se per caso si libera un seggio a Bologna, non solo scartare subito ogni ipotesi di candidatura, ma neanche pensare che il Polo potrebbe muoversi in quel senso lì. Quinto, dimenticare i discorsi di Amato sulle donne nelle istituzioni e l'offerta di un ministero nel governo D'Alema. Sesto, possibilmente non parlare di Emma, ma del dominio che Pannella esercita su di lei. Bene: attenendosi scrupolosamente a questi detrami, come dimostra la cronaca delle ultime settimane, la sinistra ha comunque perso ogni pur minima speranza di rapportò con un |x;rsonaggio da cui avrebbe invece parecchio da imparare. A questo punto, che Berlusconi riesca o meno a «prendersi» la Bonino è del tutto secondario. Quel che colpisce è piuttosto l'autolesionismo strategico e l'aridità tattica di Palazzo Chigi, di Botteghe Oscure, di Prodi, dei sindaci e dei verdi. Ecco i veri professionisti della politica. Non sia mai che l'agognata «riflessione» e la sospirata «innovazione» dopo l'ennesima batosta si traducano neil'aprire a persone che non sono di sinistra. Ma che a differenza di Cossiga e Mastella un bel pezzo di sinistra ammira e sarebbe perfino disposto a votare se non l'ha già fatto.

Luoghi citati: Bologna, Quarto, Sesto