Opa su Total

Opa su Total Opa su Total L'ElfAquitaine al contrattacco PARIGI Estate «incandescente» in Francia grazie alla «guerra delle Opa» che, dopo aver investito il fronte bancario, si è allargata a quello petrolifero, con i due gruppi rivali Elf e TotalFina scesi in lizza per diventare il numero uno del Paese ed il quarto gruppo mondiale. Elf Aquitaine, colta di sorpresa dall'offerta lanciata dal gruppo franco-belga, ha reagito oggi lanciando una contro-opa da 50 miliardi di euro ( 97 mila miliardi di lire) e dando così il via ad una battaglia di posizione che rischia di prolungarsi fino all'autunno. L'offerta di Elf - tre azioni Elf e 190 euro per 5 azioni TotalFina - non ha convinto oggi i mercati, che sembrano continuare a puntare sulla soluzione proposta dal gruppo franco-belga. Le azioni del gruppo di Philippe Jaffrè sono infatti scese dell'1,42% mentre quelle della società rivale sono salite dell'1,15%. Sui mercati continuano comunque a circolare voci di contatti tra Elf ed altri alleati europei come Eni che l'opa odierna non avrebbe interrotto. Le discussioni, secondo fonti informate., avrebbero portato ad un possibile ravvicinamento tra i due gruppi petroliferi alla ricerca di una fusione amichevole e paritaria anche se un'operazione del genere difficilmente otterrebbe il benestare del governo parigino, favorevole ad una soluzione solo francese. La posizione del governo di Parigi ha del resto fortemente limitato, secondo gli analisti, le possibilità di difesa di Elf contro la scalata del gruppo rivale, lasciandogli aperta in pratica solo la porta della controfferta. Questa deve ora ricevere il via delle autorità della Borsa e dei mercati finanziari. TotalFina dal canto suo ha annunciato oggi che intende andare avanti con la sua offerta, che valuta Elf a 42 miliardi di euro, convinta «della qualità eccezionale del suo progetto. Nel suo comunicato il gruppo ironizza anche sul suo rivale che, con la sua offensiva, ha riconosciuto l'interesse di un ravvicinamento tra di loro dopo averlo contestato. Per Philippe Jaffrè, che aveva definito ostile l'offerta di TotalFina, i due progetti sono però diversi in quanto il suo prevede la creazione di due poli separati, uno petrolifero, da 60 miliardi di euro e uno chimico da 16 miliardi, rispettivamente numero 4 e 5 mondiali nei loro settori. La soluzione Jaffrè prevede maggiori sinergie, 2,5 miliardi di euro all'anno contro 1,2 di TotalFina, ma anche un maggior costo sociale: 6.000 posti di lavoro in meno, 2.000 in più di TotalFina. Il colosso che dovrebbe nascere dal ravvicinamento dei due gruppi avrebbe complessivamente 152 mila dipendenti, un fatturato di 66 miliardi di euro (34 TotalFina e 32 Elf), riserve per 9,6 barili di petrolio (6,9 TotalFina e 3,6 Elf) e circa 18.000 stazioni di servizio nel mondo. [Ansa]

Persone citate: Philippe Jaffrè

Luoghi citati: Francia, Parigi