la benzina sfonda il muro delle 2000 lire

la benzina sfonda il muro delle 2000 lire Da oggi la super al massimo storico negli impianti cittadini gestiti dalla Q8 e dalla Tamoil la benzina sfonda il muro delle 2000 lire Superdollaro e caro-petrolio pesano sull'Italia delle vacanze ROMA «Duemila lire al litro». Dieci anni fa era la maledizione del cinico pedone per l'automobilista clic sgommava al semaforo. Oggi si avvera. La super sfonda anche nei distributori cittadini, non gravati dal sovrapprezzo untosi radali; o notturno, la mitica «soglia Duemila». Sono soltanto due compagnie di bandiera araba, (M e Tamoil, a trainare per ora i prezzi dei carburanti, ma non c'è dubbio che il gruppo non tarderà a mettersi in linea, com'è sempre avvenuto negli Ultimi anni, preferibilmente in estate, (piando le vacanze sono appena cominciate e il piano-ferie consolidato. Lo scarto, del resto, è minimo. Anche le occidentali Esso e Shell, in lieve anticipo sulle sorelle arabe, ieri hanno portato la super a 1995, trascinando di conseguenza in alto «verde» e gasolio. Colpa del dollaro e del greggio, come al solito: «Rincarano - sostengono i petrolieri - e innescano il meccanismo del caro-benzina sui mercati internazionali; non possiamo farci nulla». In realtà, la continua discesa dell'euro contro la moneta americana. Lunedi 12 aveva toccato il minimo: bastavano 1,012 dollari per comprare un (Miro, ieri il rapporto è risalito a più di 1,03, ma il biglietto verde è sempre fortissimo. Il cambio con la lira intorno a quota 1900, record degli ultimi 14 anni, ha scombussolalo un mare di contratti stipulati qualche mese la, (piando era a (piota 1700. Primi fra tutti, quelli tipicamente estivi: i prezzi dei biglietti aerei hanno dovuto essere ritoccati, come i «pacchetti-vacanze» all'estero. Con un effetto benefico, però, sugli operatori italiani: lira ed euro deboli attirano inevitabilmente i turisti che spendono dollari. La peggio, ancora una volta, tocca all italiano, che ha già in previsione una nuova stangata entro fine anno, quando scatterà il nuovo aumento provisto dalla Carbon Tax: se il governo deciderà di applicare il massimo degli aumenti previsti per ogni anno di applicazioni! della tassa (teologica, dal gennaio 2000 le benzine potrebbero subire un ulteriore rincaro, fino a 36 lire in più al litro per la verde (10 la super). Oggi è preso tra due fuochi: se va all'estero, devo integrare la spesa prevista; se resta in patria, è obbligato a sopportare il caro-benzina estivo: 50 mila lire per il «pieno» di un'utilitaria, 25 litri. Senza speranze1 di diminuzione prima del rientro. E' vero che il ministro delle Finanze Vincenzo Visco ha escluso nuovi ricarichi fiscali sui carburanti, ma ò altrettanto vero che pochi giorni fa, in occasione del precedente rincuro estivo, il presiden te dell'Eni, Mincnto, aveva assicurato «Abbiamo raggiunto il tetto». A scombinare le provisioni, ancora una volta, sarebbe stata la chiusura dei «rubinetti petrolifori» amplificata dal rialzo del dollaro. L'Opec, l'organizzazione che raggruppa i principali produttori e copre un terzo del mercato mondiale, continua a stringere la produzione per far salire i prezzi. Gli Stali Uniti hanno già ridotto ai minimi storici le scorte di petrolio 0 le quotazioni continuano a impennarsi: la scorsa settimana il barile Opec ( 159 litri) ha quotato in media 18,18 dollari. La settimana precedente era a 17,64, in giugno quotava 15,61 dollari. Un rally senza finn che ha fatto crescere del 60%, nei primi 6 mesi dell'anno, il prezzo del greggio. Con effetti perversi sull'economia di Paesi, come l'Italia, che hanno una rete di distribuzione particolare: polverizzata in migliaia di punii vendita e concentrata tutta sui prodotti petroliferi. Perchè le 2 mila lire il litro sono una soglia psicologi¬ ca, non il livello più alto toccato in Italia. Le 501ire del 1976, attualizzate, cioè a parità di condizioni, corrispondono infatti a 3.164 lire attuali. Ma il rialzo dei carburanti può reinnescare l'inflazione (l'allarme è del leader della Cisl Sergio D'Antoni), oltre che le consuete polemiche tra gestori degli impianti, asso- dazioni di consumatori e compagnie petrolifere. I più duri sono ancora i gestori aderenti alla Faib: per colpa delle compagnie, accusano «in Italia la super senza piombo costa 65 lire al litro in più della media dei paesi europei ed il gasolio autotrazione si vende a 40 lire al litro in più rispetto alla media europea». Secondo la Faib ciò dipende dal fatto che in Italia «circa 20 lire al litro servono per coprire gli inutili costi delle campagne promozionali e una discutibile politica politica, messa in atto dalla compagnie, che fanno lo sconto su pochi impianti ed aumentano i prezzi sulla maggioranza delle stazioni di servizio». lb. g. ] Anche Esso e Shell rialzano i prezzi Il greggio è cresciuto del 60% in sei mesi TRENTUN ANNI DI PIENO PREZZI DELLA SUPER DAL 1968 AD OGGI 1901 1975 1908. 20 LUGLIO 1999 1995 1300 1300 IMO 995 1968 1969 1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 19B3 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999

Persone citate: Carbon, Sergio D'antoni, Vincenzo Visco

Luoghi citati: Italia, Roma, Stali Uniti