Policlinico, blitz di D'Alema «L'accordo o interveniamo»

Policlinico, blitz di D'Alema «L'accordo o interveniamo» Roma, il premier nei reparti sott'accusa Policlinico, blitz di D'Alema «L'accordo o interveniamo» «Pronti a esercitare ipoteti sostitutivi» L'ultimatum: 2 aziende entro il3 agosto ROMA Speriamo che che nei prossimi giorni «Regione Lazio e Università di Roma si mettano d'accordo per concludere entro il termine previsto del 3 agosto l'atto di intesa che stabilisce le modalità dello sdoppiamento del Policlinico Umberto I nelle due costituende aziende sanitarie a gestione mista». In caso contrario, «sarà il governo con un apposito decreto a procedere nel consiglio dei ministri del 4 agosto esercitando i poteri sostitutivi». Ecco l'ultimatum che il presidente del Consiglio Massimo D'Alema ha emesso sul Policlinico romano, dopo il blitz effettuato nella tarda mattinata di ieri, subito prima della sua partenza per il vertice anglo-italiano di Londra. D'Alema si è presentato all'improvviso all'ospedale intorno alle 11,30, facendo prima un giro nei locali dell'ambulatorio del reparto di ginecologia, nei sotterranei, poi una visita al reparto che è stato chiuso, quindi incontrando le mamme dei bambini colpiti dell'infezione il 2 luglio scorso. «Anche i bambini hanno diritto alla privacy» ha commentato il premier, ironizzando con i fotografi che si accalcavano mentre visitava la nursery. D'Alema ha voluto la visita, affermano i suoi collaboratori, «per rendersi conto di persona di quello che sta accadendo» dopo lo scandalo delle infezioni e dopo la valanga delle polemiche che ne è seguita. «Sono venuto qui - ha spiegato D'Alema ai cronisti - un po' all'improvviso per vedere questi ambienti, questi reparti in cui si è manifestata la serie di incidenti. Sono venuto qui per incontrare le persone, le madri dei bambini ma anche i responsabili, i medici, il direttore sanitario, il responsabile di reparto. Intendo - ha proseguito - fare il punto con loro e con l'assessore regionale Cosentino». «Sono rimasto colpito dal fatto che queste signore, che si fanno chiamare le "mamme del 2 luglio" - ha continuato D'Alema riferendosi alla madri dei bambini infettati - si sono presentante dicendomi che se dovessero avere un altro figlio tornerebbero a partorire al Policlinico per la professionalità dei medici e degli infermieri». Il presidente del Consiglio, dopo aver parlato con l'amministratore straordinario dell'ospedale Riccardo Fatarella, il direttore sanitario Stefano Cencetti, il rettore dell'università «La Sapienza» Giuseppe D'Ascenzo e l'assessore regionale alla Sanità Lionello Cosentino, ha detto che «ci sono reparti in cui la situazione è molto degradata e occorre un intervento urgente. Io ho fatto un check-up, non di tutto il Policlinico ma soltanto di alcune strutture». «Noi, comunque - ha ricordato D'Alema - abbiamo già deciso nel Consiglio dei ministri la prospettiva verso la quale vogliamo che si vada, cioè la costituzione di due aziende miste. Per questo abbiamo messo a disposizione dell'università il Sant'Andrea, per potere riorganizzare le due facoltà». La questione dell'intesa per lo sdoppiamento è tanto importante per il premier che, andandosene, ha lanciato un'ultima battuta ai rappresentanti di Università. Policlinico e Regione: «Non è che non vi mettete d'accordo, vero?». Ir. r.)

Luoghi citati: Londra, Regione Lazio, Roma