Il Pool indaga la famiglia Formenton di Paolo Colonnello

Il Pool indaga la famiglia Formenton L'ipotesi di accusa è riferita alla vendita a Berlusconi delle azioni Mondadori nell'89 Il Pool indaga la famiglia Formenton Falso in bilancio per200 miliardi Paolo Colonnello MILANO L'invito a comparire riguarda tutta la famiglia l'ormenton e il loro avvocato. Il provvedimento, firmato dai pm del pool di Mani pulite, è arrivato settimana scorsa e rilancia l'inchiesta sulla vicenda Mondadori per la quale, due settimane fa, era stato convocato come indagato anche Silvio Berlusconi. Ma so il leader dell'opposizione, complice anche lo sciopero degli avvocati, ha deciso di saltare l'appuntamento in Procura, la figlia di Arnoldo Mondadori e vedova di Mario Formenton, Cristina e i suoi 4 figli, Luca, Mattia, Silvia o Pietro Formenton, sono attesi nei prossimi giorni, I cinque, oltre al loro avvocato di famiglia, il professor Alberto Predieri, ex commissario liquidatore doll'Efìm, sono stati convocati con un'ipotesi di reato di falso in bilancio per la società di famiglia Persia, che controlla le edizioni del Saggiatore. Secondo l'accusa la società avrebbe ricevuto, senza ascriverli a bilancio, circa 200 miiardi por vendere a Silvio Berusconi Io azioni Amef che permisero al Cavaliere di vincere la scalata del gruppo editoriale ili Segréta. L'ipotesi emerge da un voluminoso rapporto di 2.000 pagine redatto nel maggio del 1995 dalla Guardia di Finanza, dove vennero minuziosamente ricostruiti i complicati passaggi di denaro e titoli di Stato. Una relazione stralciata dalla più vasta inchiesta sulla vicenda Mondadori che vede indagati oltre a Berlusconi, Cesare Previti, Attilio Pacifico, Giovanni Acampora e l'ex giudice Vittorio Metta, accusa¬ to di aver ricevuto 400 milioni per emettere la sentenza d'appello che decretò la vittoria della Fininvest sulla Cir di De Benedetti ribaltando le conclusioni del famoso lodo arbitrale. L'indagine della Gdf prese spunto da documenti trovati durante la perquisizione a un collaboratore di Salvatore Sciascia, responsabile dei servizi fiscali della Fininvest. Tutto comincia nel novembre del 1989, quando la famiglia Formenton, stabilisce di cedere a Fininvest il suo pacchetto, pari al 25 per cento, di azioni Amef (la finanziaria che controllava la Mondadori) decisivo per la conquista della casa editrice. In quell'anno viene costituita a Roma la società Edizioni '90 che, con un capitale di appena 20 milioni, preleva 200 miliardi da due conti correnti. Garantisce la Fiduciaria Orefici, con un deposito di titoli di Stato, su mandato di altre due società (Nodit spa e Domofin) della galassia Fininvest, anche se alla fine, secondo le Fiamme Gialle, sarà la istili - finanziaria del gruppo - a pagare davvero. Il rapporto spiega poi che Adolfo Cuccinella, amministratore dolla Edizioni '90, suddivide i circa 200 miliardi in 28 libretti al portatore con cui vengono acquistati i titoli di Stato, poi ceduti ad Alberto Predieri, avvocato dei Formenton. Da qui, i Cct finiscono su 5 conti aperti presso la Cassa di Risparmio di Firenze, della Per¬ sia srl, società di famiglia. Ultimo passaggio: i titoli della Persia vengono ceduti ai cinque membri della famiglia Formenton tra il 1992 e il 1993: Cristina (62,1 miliardi), Pietro e Mattia (41 a testa), Silvia (34) Luca (10). In sostanza, sospetta l'accusa, i soldi vennero prima promessi dalla Fininvest e poi pagati soltanto quando l'operazione di conquista Mondadori andò a buon fine. Secondo la Finanza però tutto questo sarebbe avvenuto all'insaputa del Fisco con una possibile evasione di circa 90 miliardi e senza che la Persia segnasse nel suo bilancio il possesso dei titoli e dunque con un'ipotesi di falso in bilancio. Uno stralcio della più vasta inchiesta che vede coinvolti con il Cavaliere anche Previti e l'ex giudice Metta A destra Silvio Berlusconi con Carlo De Benedetti A sinistra Mario Formenton

Luoghi citati: Firenze, Milano, Persia, Roma