Caselli di Lirio Abbate
Caselli Caselli «Troverà un ufficio solido e compatto» Lirio Abbate PALERMO «Non tocca a me esprimere giudizi sui lavori del Csm, soprattutto in questo caso che Piero Grasso, prima di essere un collega è un amico come tanti altri che hanno presentato domanda, fra questi il presidente Giovanni. Puglisi». E' il primo coni mento del procuratore uscente di Palermo, Gian Carlo Caselli, pochi minuti dopo avere appreso la noti zia che la Commissione per gli incarichi direttivi del Csm era riuscita a trovare l'accordo sul nome del suo successore. «Vorrei ricordare - ha proseguito Caselli - che nei giorni scorsi la Procura distrettuale anti mafia di Palermo ha tenuto un seminario in cui è stata mdiografata la condizioni attuale di Cosa Nostra. Tutto ciò testimonia che l'Ufficio è solido e compatto ed il mio successore troverà valorosi colleghi che in questi anni si sono impegnati nelle inchieste che la procura ha condotto». A Palazzo di Giustizia di Palermo sono positivi i commenti dei colleghi sull'indicazione di Piero Grasso a capo della Procura. Per molti il volto della Commissione è soprattutto, il segnale alle istituzioni di «unanimità» dell'organo di autogoverno dei magistrati. Secondo Vincenzo Rovello, Procuratore generale a Palermo, Grasso «Sarà un buon direttore d'orchestra, garanzia di continuità dell'impegno di Caselli». «Conosco Grasso da molti anni - dice Rovello - lo incontrai per la prima volta negli anni 70 nell'ufficio del mio carissimo amico Gaetano Costa (Procuratore poi ucciso dalla mafia, ndr) che me ne parlava definendolo "un bravo caruso", sottolineando così, fin da allora, la sua competenza professionale. Poi affinata da una lunga esperienza inquirente e giudicante sui temi della lotta alla mafia». Sergio Lari, Procuratore aggiunto, è «contento, perché i due voti di astensione sono un via libera per il plenum». «La nomina era un atto di estrema importanza sarebbe stato inopportuno che il Consiglio si spaccasse - aggiunge Lari - sostanzialmente unbel segnale alle istituzioni. Ovviamente nulla da dire sull'altro candidato Puglisi». Per il sostituto della Dda, Antonio Ingroia, Grasso è un magistrato «All'altezza dell'incarico per il quale aspiravamo ad un st gnu di continuità della storia della magistratura antimafia». «Il dato più confortante è la ritrovata compattezza del Csm sottolinea Ingroia - resta da augurarsi che questo segnale sia seguito in tutti gli ambiti istituzionali per un pieno recupero dei valori antimafia E' significativo che tutto ciò sia avvenuto a sette anni dall'anniversario della strage di via d'Amelio». Secondo Vittorio Teresi, sostituto Procuratore, «Ha prevalso "opportuna valutazione dei meriti specifici nella lotta al crirnine organizzato. L'esperienza di Pietro Grasso sari sicuramente nel segno della conti nuità del lavoro svolto in questi ultimi sette anni».
Luoghi citati: Palermo
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