Un segnale dal mare della tragedia di Andrea Di Robilant

Un segnale dal mare della tragedia Un segnale dal mare della tragedia Captato il bip che porterebbe all'aereo inabissato Andrea di Robilant inviato a WASHINGTON «Hanno sofferto molto e dato ancora di più». Cosi il Presidente Clinton, tornando triste e scosso da Camp Duvid, ha espresso il suo sostegno e la sua preghiera alla famiglia Kennedy, «che per oltre 40 anni ha ispirato gli americani e trascinato una nazione». Con quelle poche parole pronunciate sul prato della Casa Bjanpa, .il Presidente ha voluto assumere la guida della grande veglia nazionale - l'America ancora non si rassegna al lutto che dura da quando il Piper Saratoga con a bordo John Kennedy junior, sua moglie Carolyn Hessetto e sua cognata Lauren Ltessette si è misteriosamente inabissato nel mare davanti a Martha's Vineyard. John Kennedy junior e Carolyn Bessette, ha detto Clinton - che ha sempre considerato il Presidente John Kennedy come il suo idolo politico - formavano «una coppia che ò riuscita a catturare la nostra immaginazione e a conquistare i nostri cuori». Ieri le ricerche dei soccorritori hanno prodotto molto poco: un altro pezzo di un poggia-cairn e un pò di materiale isolante sono stati trovati sulla spiaggia. Nient'altro. Ma nel pomeriggio le sonde hanno udito un unico «bip» a circa quattro miglia dalla costa che potrebbe venire dal segnalatore che era a bordo dell'aereo. lì gli sforzi sono stati dirottati verso quella zona. Il luogo esatto in cui si è inabissato il Piper Saratoga di John Kennedy junior rimane vin mistero, ina l'area delle ricerche è stata ridotta. Ieri è entrata in azione anche la National transportation safety board, che condurrà le indagini e prevede di presentare un rapporto entro sei-nove mesi. Fino a quando non saranno stati recuperali i resti dell'aereo, dicono gli inquirenti, sarà molto difficile capire che cosa sia successo la notte di venerdì. Per ora, aggiungono, nulla sembra indicare che ci sia stato un guasto tecnico. Ma non possono escludere un problema con le apparecchiature di bordo o un corto circuito che abbia potuto provocare un incendio interno. Pino a quando non sarà stato recuperato il rottame gli inquirenti non possono nemmeno escludere l'ipotesi di un attentato contro il rampollo della più celebre dinastia politica d'America. Il minimo indizio in quel senso e le indagini passerebbero subito sotto la direzione deli'Fbi. In assenza di elementi, l'ipotesi più accreditata rimane quella fatta nelle prime ore dopo l'allarme: la difficoltà del pilota di controllare l'aereo in una situazione atmosferica imprevista (fitti banchi di nebbia). John Kennedy junior non era un pilota esperto e il suo aereo non ò facile da maneggiare. Soprattutto se le condizioni metereologiche, come hanno detto altri piloti che si trovavano in zona, erano rischiose. Kennedy non aveva fatto un piano di volo, e stava navigando a vista nel buio. In particolare un testimone ha raccontato di avere assistito al decollo del Pipor di Kennedy: «C'era troppa foschia - ha detto il pilota Kyle Bailèy'-"Tàltra sera. E io non me la sentii proprio di partire. Cosi cancellai il volo che avevo in programma. Stessa rotta dei Kennedy, FairfieldMartha's Vineyard». Bailey ha dichiarato di aver assistito al decollo, che «mi colpì perché avvenne in maniera anomala, un pò spericolata». Il ritrovamento di materiale isolante su una spiaggia di Martha's Vineyard spinge gli inquirenti a pensare che in ogni caso l'impatto dell'aereo contro lo specchio d'acqua sia stato molto violento. Ieri turisti e soccoritori hanno cominciato a congregarsi a Plìilbin Beach, la spiaggia nei pressi di Aquinnah adiacente alla proprietà di John e Caroline Kennedy, davanti alla quale si presume che l'aereo sia precipitato venerdì notte (i pochi resti trovati finora sono affiorati in quelle acque). Dall'altre parto dello stretto, a Hyannisport, roccaforte dei Kennedy e luogo di tanti trionfi e tante tragedie familiari, i cugini erano asserragliati nello varie ville che formano il comprensorio di famiglia. Nessuno è venuto fuori a parlare con la folla di giornalisti accampati lì da 48 ore: la consegna è di non parlare in pubblico fin a quando non si saprà qualcosa di definitivo. Il caldo era soffocante, e anche se i Kennedy hanno deciso di non parlare con i media hanno fatto portare fuori botti¬ glie di acqua minerale per placare la sete dei giornalisti. In mattinata si sono riuniti al gran completo per celebrare una messa sotto il grande tendone bianco che era stato allestito per il matrimonio di Rory Kennedy, l'ultima figlia di Robert Kennedy, assassinato a Los Angeles nel 1968. Nel pomeriggio sua madre Ethel, vedova di Robert, è andata a vela con alcuni figli. La Guardia costiera, come il resto del Paese, non rinuncia a sperare. Ufficialmente continua a parlare di una missione di salvataggio. «Non possiamo escludere che siano vivi», ha detto l'ammiraglio Richard Larrabeo. Ma ha ammesso che «nulla ci fa pensare che lo siano». Le acque dell'Atlantico sono fredde anche d'estate e nelle temperature attuali un uomo non riesce a sopravvivere dopo dodici ore. Bill Clinton: «Erano una coppia che ha catturato la nostra immaginazione I Kennedy hanno sofferto molto e data ancora di più al Paese» Una folla silenziosa dalla spiaggia segue le lunghe operazioni di ricerca A sinistra, due poliziotti trasportano la borsa nera e i rottami dell'aereo ritrovati su una spiaggia di Martha's Vineyard: una ruota, un poggiatesta e un montante. In basso, Rory Kennedy, figlia di Bob e Ethel, al cui matrimonio erano diretti John e Carolyn, congeda un gruppo di ospiti venuti a portare conforto alla famiglia

Luoghi citati: America, Camp Duvid, Los Angeles, Plìilbin Beach, Washington