MA KHATAMI NON E' GORBACIOV di Barbara Spinelli

MA KHATAMI NON E' GORBACIOV MA KHATAMI NON E' GORBACIOV L'IRAN E L'OCCIDENTE Barbara Spinelli E* forse leggermente prematura, la certezza con cui molte cancellerie occidentali osservano gli accadimenti in Iran: la certezza che l'Islam degli ayatollah sia ormai agonizzante, e che la forza stessa dell'integralismo sia ovunque - per vie spontanee, per necessità storica - sulla via del declino. Certo in questi giorni a Teheran è rinata la politica, e tra i figli della rivoluzione khomeinista c'è stato chi ha sognato di poter compiere il gesto liberatore d'ogni rivoluzione totalitaria: il parricidio. Certo l'aria delle università sembrava abitata più dallo spirito di Hannah Arendt che da quello degli hezbollah. Ricominciare a far politica, per i figli di Khomeini, era riappropriarsi in prima linea del privato, che l'integralismo religioso ha totalitariamente negato, derubato. Era tracciare una frontiera netta fra quello che Arendt chiama il mondo comune , la «scena pubblica» con le sue leggi e costrizioni, e il diritto di condurre una propria vita individuale, senza intrusioni da parte di uno Stato ideocratico o teocratico. Era l'inizio timido di una rivoluzione americana, cittadina, innestata nell'albero dell'Islam radicale. Ma non è che un inizio, e la REPORTAGI DA TEHERAN Fra i ribelli dell'Università 'Siamo tutti con il presidente» Mimmo Candito A PAGINA 10 paura che fonda il regime non pare svanita. Né sta riducendosi il potere degli ayatollah religiosi, detenuto da Ali Khamenei: l'esercito, la polizia, le milizie islamiche, i servizi segreti, le cosiddette «fondazioni» musulmane che controllano l'economia nazionale sono tuttora ben saldi - non di fatto ma di diritto - nelle mani dei sacerdoti. E qui si giunge al punto fondamentale: il presidente Ali Khatami, sul quale l'Occidente punta tutte le sue carte senza troppo meditarci sopra, non possiede il monopolio decisivo che spetta a qualsiasi sovrano che voglia esser affidabile oltre che efficace: il monopolio della violenza legittima. Il monopolio sulle armi, sui movimenti della polizia visibile o invisibile. Né si può dire che Khatami abbia tentato passi imperiosi in tale direzione, nonostante le ripetute provocazioni che ha dovuto subire su iniziativa del clero integralista . SEGUE A PAGINA 8 PRIMA COLONNA

Persone citate: Ali Khamenei, Ali Khatami, Arendt, Hannah Arendt, Khatami, Khomeini, Mimmo Candito

Luoghi citati: Iran, Teheran