FILOSOFIA GRUNGE di Maria Laura Rodotà

FILOSOFIA GRUNGE FILOSOFIA GRUNGE Maria Laura Rodotà PER i giovani e per chi ama la musica, il prurigo era il modo di essere e il sound di Seattle, creato da gruppi come i Nirvana di Kurt Cobain e i Pearl Jam. Per i più vecchi e per il grande pubblico, grunge era lo stile di John Kennedy jr: informale, sciolto, artatamente sciamannato, giacconi scozzesi combinati a shorts da jogging, a sci-arponi e felpe, a scarpe da ginnastica. Tutti e due, Kurt e John-John, furono inevitabilmente visti come icone del post-yuppismo: uno nato povero, ispirato e intenso, l'altro divo mediatico ideale, figlio di un presidente mitico e martire, rampollo di una dinastia semiregale per l'America, miliardaria e liberal; con abiti e approccio sciolto, ma bello, curato e palestrato come un vero yuppie. La reazione vera agli anni di Reagan e Bush, va da sé, fu quella di Kurt; i suoni sporchi e suggestivi della generazione X che nei primi Anni Novanta era a corto di obiettivi e di sogni. Il grunge-chic di John-John era una nuova, opportuna moda con un opportunissimo testimonial. Che in seguito ha mantenuto lo stile, passando ad altro. Ma le due stelle del grunge sono finite male. Cobain, disperato e tossico, si è suicidato cinque anni fa. John Kennedy jr., aitante e sportivo, non ci pensava proprio Ci ha pensato un aereo privato, l'accessorio meno grunge che si possa immaginare.

Persone citate: Bush, Cobain, John Kennedy, John-john, Kurt Cobain, Reagan

Luoghi citati: America, Seattle