Vicini & lontani

Vicini & lontani Vicini & lontani Luciano Lesa Luciano Lesa è diventato un bronzista di straordinaria abilità, ma, confessa, la «colpa» è stata del caso. 0 meglio: della sua timidezza di quattordicenne deciso a cercare lavoro in un'officina meccanica e capitato, per errore, nel laboratorio di un bronzista affacciato, qualche metro prima, sullo stesso cortile. «Mi hanno detto di aver bisogno di un garzone prima ancora che mi accorgessi dell'equivoco. Non ho più osato ribattere, sono tornato a casa per cambiarmi e incominciare a lavorare subito. Ci sono rimasto ventisette anni», racconta. Antiquari e arredatori, restauratori e appassionati di belle cose, quando sentono questa storia non possono che rallegrarsi. E' grazie a quell'errore che in questi anni hanno potuto ordinare a Luciano Lesa le più elaborate finiture per mobili, le più raffinate maniglie per porte e finestre, le lucerne e i lampadari più sofisticati, tutti in bronzo: tutti su misura, tutti secondo campione, tutti realizzati a mano con perfezione. Grande artigiano-artista, seguendo i procedimenti tradizionali, Lesa copia ogni tipo di maniglia, riproduce le mostrine per le serrature delle chiavi, realizza straordinarie riproduzioni delle antiche borchie, delle guarnizioni per cassettoni e scrittoi d'epoca. Il suo problema, come quello di tanti artigiani, è la mancanza di manodopera. Addolcito da una grande fortuna: con lui lavorano la figlia Maria e il genero Giovanni Zeno che continuano la preziosa tradizione di famiglia. Francesca Musoni Sorride se qualcune le chiede se è-nato prima l'uovo o la gallina. Nel suo caso se qualcuno le domanda se è andata in Svezia perché voleva specializzarsi nella creazione di tessuti o se è diventata disegnatrice di tessuti perché in Svezia ha frequentato una scuola di desing e la ha cominciato a lavorare. La verità è che a Boras, è finita per amore e tutto il resto è venuto di conseguenza, compresa la sua collaborazione con l'Ikea per la realizzazione di una serie di tessuti. Il resto, per Francesca Musoni, è crescente successo nella creazione di stoffe che disegna e fa serigrafare con una particolare tecnica artigianale che le permette l'uso di centinaia di colori. I suoi pezzi unici, o a tiratura limitatissima, risentono del suo gusto nordico e sono un tripudio di tinte, sfumature, decori. Oggi Francesca si trova ad un bivio, incerta se continuare nella sua attività artigianale, o dedicarsi completamente all'attività artistica di disegnatrice. Nel frattempo la richiesta per le sue tovaglie, le sue tende, le sue straordinarie lampade-scultura in stoffa, cresce verticalmente, coi volgendola sempre di più. Poco il tempo che le resta per passeggiare (a Torino è tornata volentieri, ma rimpiange i boschi del grande Nord), per giocare con sua figlia Elettra, per accontentare gli amici con serate a base di «Tentazione di Johnson», la ricetta svedese a base di aringhe patate e cipolle che li manda in visibilio...

Persone citate: Boras, Francesca Musoni, Giovanni Zeno, Johnson, Luciano Lesa

Luoghi citati: Svezia, Torino