Auden e Burt Lancaster americani nel mare di Ischia

Auden e Burt Lancaster americani nel mare di Ischia Auden e Burt Lancaster americani nel mare di Ischia ►INCONTRO Sandra Artom THEKLA era una giovane di 24 anni, quando dal natio Oklahoma sbarcò a Napoli dove un amico era venuto ad accoglierla per portarla ad Ischia. Nell'isola, a quel tempo ancora incentevole, siamo nel 1951, Tliekla, come tanti americani venuta in Europa alla ricerca della storia, trovò anche il mito, come scrive nel piacevole libro di ricordi «Mio due, mio doppio». Un mito fatto d'antichi dei e d'uomini mitici come W. H.Audene il suo giovane amico Chester Kallman, con i quali Thekla strinse subito un'amicizia che durò fino alla morte dei due poeti (Auden morì nel sonno, nel 1973, in una camera d'albergo a Vienna e Chester lo segui poco tempo dopo, in circostanze tragiche, ad Atene, dove inseguiva gli aitanti euzoni della guardia reale greca). Il libro di Thekla Clark è dedicato interamente a quest'amicizia e all'amore perii nostro Paese, che in poco tempo divenne la patria d'adozione per lei e la figlia Lisa avuta in America. All'inizio fu la breve e infelice esperienza matrimoniale con un italiano a trattenerla, poi, dopo l'incontro con l'attuale marito John, americano come lei, é la nascita di un secondo figlio, Simon, si stabilì alle porte di Firenze, dove tuttora vive, in una bella casa di campagna. «Mio due, mio doppio» è un verso di Wystan Auden, che all'autrice piace molto di più del titolo originale «Wystan and Chester» ( 1995), ed è il primo libro di questa signora oggi settantaduenne, dalla bella chioma bianca e dal sorriso accattivante. Ad Ischia, e più precisamente nel paesino di Forìo, la colonia degli stranieri di cui Thekla, Wistan Auden e il suo amico Chester facevano parte, si radunava la sera nel caffè di Maria in piazza, a discutere di tutto, dai temi filosofici ai pettegolezzi più spiccioli. In quella prima estate venne nell'isola anche una troupe hollywoodiana, capitanata da un giovane e atletico Burt Lancaster, per girare «Il pirata dell'isola verde». L'incontro fra l'attore assai intimorito e il poeta inglese, invece è rimasto ben stampato nella memoria di Thekla. «Non tenevo un diario e i miei ricordi sono un po' appannati e affastellati: ma è stato bello per me riportare alla memoria, con l'aiuto d'alcuni amici, quel periodo felice: è servito a mitigare il senso di vuoto per la scomparsa di Wystan e Chester, che tanto hanno contato nella ►INCOSanArLE MEMORIE DI THEKLA CLARKSCANZONATA L'ATMOSFERA DQUELLO DEGLI INTELLETTUALI mia vita» dice oggi Thekla. Le chiedo di parlarmi della religiosità di Auden, un aspetto che incuriosisce perché non sembra far parte della sua personalità: «Da ateo molto vicino al comunismo, Auden si era andato riawicinando alla fede anglicana dei suoi genitori e quando lui e Chester acquistarono la casa in Austria, in un paesino vicino a Vienna, Wystan andava tutte le domeniche a messa, in una chiesa cattolica, dove aveva fatto amicizia con un prete, padre Lustkandle. Del resto, la teologia e la musica erano due tra gli argomenti preferiti di Wystan». Dopo la beata stagione ischitana, interrotta nel '57, perché l'implacabile avanzata del turismo di massa aveva cambiato completamente l'atmosfera dell'isola, le vacanze dei due poeti e dei loro amici. NTRO ra m di Thekla, di suo marito John e dei figli, si spostarono in Austria, a Kirchstetten, dove Auden aveva comprato una casa con la grossa somma ricevuta in premio dall'Accademia dei Lincei. Le lunghe chiacchierate, innaffiate da cocktails e abbondante vino, si spostarono così dal caffè di Maria, alla casa di campagna, che curiosamente ricordava il paesaggio inglese. D'inverno Auden e Chester vivevano a New York, finché Chester, sempre più alcolizzato e infelice, cominciò a trascorrere molU) del suo tempo in Grecia. Gli ultimi anni di Auden sono sempre più segnati dall'alcol e dalla depressione - nel frattempo il poeta aveva abbando- RICREANO CON LEGGEREZZA UN MONDO SCOMPARSO: TRANIERI AMANTI DELL'ITALIAnato New York per Oxford - ma l'estate continuava ad andare in Austria. Quando Auden muore nel sonno a Vienna, gli amici Clark accorrono: purtroppo la bara del poeta è già chiusa. L'amicizia, potremmo dire «amorosa»,nonostante le diverse preferenze sessuali, di Auden e di Thekla, è rivissuta con tenera ironia («Stare con Wystan scrive - era come giocare a tennis con un avversario di eccezionale bravura: migliorava il vostro gioco») e il libro, oltre a mostrare la parte nascosta e privata di uno dei grandi poeti del '900. ricrea con leggerezza un po' scanzonata l'atmosfera di un mondo scomparso, quello degli intellettuali stranieri amanti dell'Italia - come i fratelli Sitwell, gli Acton, i Berenson - di cui i Clark sono gli epigoni. LE MEMORIE DI THEKLA CLARK RICREANO CON LEGGEREZZA SCANZONATA L'ATMOSFERA DI UN MONDO SCOMPARSO: QUELLO DEGLI INTELLETTUALI STRANIERI AMANTI DELL'ITALIA L'autrice aveva soltanto 24 anni quando sbarcò a Ischia dall'Oklahoma: oggi, al suo primo libro, è una signora settantaduenne che vive in campagna alle porte di Firenze Wystan Auden e Burt Lancasterin un fotogramma tratto dal film «Il pirata dell'Isola Verde» Thekla Clark, Mio due, mio doppio Adelphi, pp. 164, L. 34.000 MEMORIE'