Successo, droga, malattia e morte di un porno re con la «virtù segreta»

Successo, droga, malattia e morte di un porno re con la «virtù segreta» Successo, droga, malattia e morte di un porno re con la «virtù segreta» RECENSIONE STELLA oscura, quella porno. La più grande ha illuminato per alcuni anni i cieli del cinema a luci rosse, oggi praticamente scomparsi di fronte all'intimità complice del videoregistratore. E John C. Holmes, l'uomo che più di tutti ha posseduto, per dirla con De André, la «virtù segreta», ha brillato davvero. Fino ad estinguersi completamente e attraverso peripezie che fanno della sua autobiografia uno spaccato vivido e al contempo mortifero della società americana, dei sogni di emancipazione sessuale degli Anni Settanta e del loro declino. «Re del porno», proposto da Derive Approdi, è un libro che merita di essere letto per diversi motivi. Innanzitutto perché è un bel libro, perché il ritmo narrativo spesso regge il confronto con l'epopea americana minima dei grandi alla Ellroy, degli scrittori capaci di trasformare il documento di vita quotidiana in ricognizioni potenti RECEN SIONE e disarmanti dei luoghi oscuri della vita. Dalle stelle (del porno) alle stalle. All'incubo di una vita che si smaterializza nel doppio inesistente, lacerante «sesso droga e rock'n rolli' incarnato però fino all'annientamento, alla parabola discendente successo irrealtà droga crimine malattia morte, raccontata con raggelante partecipazione. Nicchia, John Holmes. Insidia il suo mito da nulla e passa disinvoltamente dall'autocelebrazione alla dissacrazione. Spazia dall'aneddoto sulle difficoltà delle attrici ad esercitare la fellatio a cotanta virtù segreta alla riflessione sul valore dell'affetto materno. Racconta lo spavento dinanzi alla morte che arriva. Un uomo smarrito di fronte a un'esistenza di cui non sa leggere i molteplici piani che uno dietro l'altro si sovrappongono sopra di lui, schiacciandolo. Il motore della vita di Holmes (e di questo libro) è la fame. Il successo (il sesso) ne tamponano il dilagare fin da piccolo per tradurne poi gli impulsi atavici in fame di dròga, di morte, di fuga. In fame di comprensione di una vita che è già di per sé troppo romanzo, troppo film e comunque troppo. Le pagine fina¬ li, in prossimità del sanatorio per la consunzione dell'Aids, ci propongono una sorta di impossibile Thomas Mann pornografico, ripiegato su se stesso, alla ricerca di un senso o ancora un Marcel Proust freak declinante verso l'eremo della memoria, non tisico ma malato «li» e quindi e in questo caso dappertutto. Reliquia urlante di un destino consumato cercando soldi. John Holmes descrive gli albori pionieristici di un business oggi quotato in borsa e perfeita- L'AUTOBIOGRAFIA DI JOHN HMINIMA AMERICANA DI UN GCHE CERCA, COME ELROY, I Lmente omologato. Ne racconta gli albori clandestini in squallide camere d'albergo, con le finestre ben chiuse per evitare irruzioni della polizia. Descrive con l'allegria dimessa di chi ha visto tutto, entrando nei dettagli più sordidi, la vendita delle pellicole allora scottanti nei parcheggi delle metropoli americane per mano di ripugnanti spacciatori di amplessi. Ne testimonia la perversa, complessa va- lenza di emancipazione sociale, di liberazione sessuale e ne sfata i miti più neri e insidiosi, quelli che vorrebbero interpretare il mondo della pornografia come una sorta di tratta delle anime (dei corpi) plagiati da oscuri produttori senza scrupoli, laddove non c'è altro che business, business, business. L'epilogo del libro è di Laurie Holmes, moglie dell'attore. I due si conobbero sul set di un film e si sposarono quando lei ancora si chiamava «Misty Dawn» e lui era nel pieno LMES: STORIA DI UN'EPOPEA ANDE OGHI OSCURI DELLA VITA successo. Oggi Laurie Holmes è presidente dell'associazione dedicata al marito. L'edizione italiana riporta una foto di John verso l'inizio del libro e una foto di Laurie verso la fine. Due icone spiazzate dalla pagina bianca e dal business che le ha divorate e che ancora le rende testimoni di un meccanismo in cui successo, gioia, disperazione, morte piegano la testa all'incedere potente dei soldi. L'AUTOBIOGRAFIA DI JOHN HOLMES: STORIA DI UN'EPOPEAMINIMA AMERICANA DI UN GRANDE CHE CERCA, COME ELROY, I LUOGHI OSCURI DELLA VITA Reliquia urlante di un destino consumato cercando soldi, agli albori di un business oggi quotato in borsa Re del porno John C. Holmes Derive Approdi, pp. 190, L. 24.000. Introduzione di Marco dovanomi, postfazione di Roberta Tatafiore. AUTOBIOGRAFIA

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