Lucarelli, il commissario sull'isola dei dannati di Carlo Lucarelli

Lucarelli, il commissario sull'isola dei dannati Lucarelli, il commissario sull'isola dei dannati RECENSÌ ONE. • Sergio Pont LA Storia è un pozzo senza fondo di ispirazione. Per alami costituisce una scelta funzionale tra rivisitazione e metafora, per altri è spesso la spiaggia libera dello stallo, il ripiego in attesa di nuove e più personali congetture tematiche. Se gli accadimenti recenti - dal plurigettonato '68 agli anni di metallo pesante - risentono spesso dei battili emozionali di chi li ha vissuti, la scelta di ambientare una vicenda in remote latitudini, dove i tratti somatici dell'epoca sono sfumati o rimaneggiati, basta e avanza per creare il giusto alone suggestivo offerto da ciò che immaginiamo senza averlo vissuto. Tutto questo per sottolineare che il Lucarelli da noi prediletto è proprio quello in camicia nera, dalla trilogia del commissariò De Luca a questa dantesca isola di perversioni psicanalitiche, passando per l'acerba ma già originale «Indagine non autorizzata». Più dei Coliandro da cronaca assassina, in cui ritroviamo spesso la replica romanzata di certi mefistofelici tiggi tuttocompreso, sono i recuperi memoriali delle inchieste «fasci stev a caratterizzare la singolarità del narratore, che raggiunge una sua compattezza - anche stilistica proiettando l'ispirazione ben oltre le intenzioni dell'intrattenimento. Con quest 'ultimo lavoro Lucarelli ha sfiorato il romanzo senza etichette, poiché l'intrigo giallo è mitigato dall'analisi umana e psicologica dei caratteri, con dolenze e passioni credibili, ansie quotidiane ben rese dall'ambiente e dalla rivisitazione, crudeltà che non hanno epoca, ma solo il malvagio dovere di esistere. L'isola è un confino sperduto per delinquenti comuni e prigionieri politici, fuori dal tempo e dalle geografie nonostante il calendario (1925) e le figure di primo piano Mussolini - costituiscano le coordinate di un disagio già ben focalizzato. Il commissario che da due anni sopporta l'esilio per aver arrestato alcuni squadristi ubriachi è un antieroe per eccellenza: fustigato dai venti dell'isola, perso nell'amore per la moglie Hana, vive in attesa di un richiamo alla realtà, anche se da lontano arriva solo silenzio. Tra pastori e pescatori, fascisti incarogniti di guardia al carcere denominato «la Cajenna» - a figure quasi lunari che vagano tra nebbia e mare, il commissario si trova a seguire di colpo, in poche rapide giornate, la morte sospetta di tre persone: un milizianosciupafcniniine, uno spione locale e l'ispettore postale che intratteneva i rapporti d'arrivo e di partenza dei messaggi della vita reale. 1 suicidi invocati dal capomanipolo Mazzarino - gagliardamente dipinto da Lucarelli ùi tutta la sua bestialità - e dal federale locale sembrano in realtà oscuri e immotivati omicidi. Aiutato dal medico confinato Valenza, il pavido commissario si trova gradualmente di fronte ad un incubo dettato dalla follia: incerto tra movente politico e psicosi individuale, deve destreggiarsi tra le insidie della concupiscenza - l'attrazione per la moglie del dionisiaco «inglese» - e la decisione di un ritorno sul «continente», ufficializzata da alcuni telegrammi che sembrano provenire da un deserto buzzatiano. Il caso si risolverà in un finale granguignolesco, senato e ben tenuto al guinzaglio, ma l'amarezza dell'epilogo è di quelle che superano la soluzione dell'enigma e rimangono a scavare nella solitudine di tante anime perse letterarie. La perversione della Storia e la fragilità degli esseri umani si fanno metafora nella geografia di un'isola percorsa da orrore e angoli di umana debolezza, sospesa a metà fra il mondo e l'illusione. Emblematico, denso di inquietanti suggestioni, il romanzo trova la sua felice collocazione in un rifiorito piacere di raccontare senza infingimenti: ogni caratterizzazione si riconosce e si ritrova nel mare aperto dei destini. Carlo Lucarelli L'Isola dell'Angelo Caduto Einaudi, pp, 219. L. 20.000 GIALLO

Persone citate: Coliandro, De Luca, Einaudi, Lucarelli, Mussolini, Sergio Pont