Momenti di essere

Momenti di essere segnalibro Gianni Ridila Momenti di essere Vent'anni fa vivevamo nel Regno di Virginia Woolf. La madrina del femminismo era icona cara alle donne e seguita dagli uomini per capire dove andava il mondo. Le cooperative delle ragazze romane prendevano a prestito i suoi titoli: «Le tre ghinee» se ne chiamava una di Prati. Finché la Rossanda non si stufò e fece un bel po' di rumore sul Manifesto prendendosela con «Santa virginia Woolf». Che tempi. La mia generazione ha avuto una ventura unica nella storia, vivere ia propria educazione sentimentale mentre il movimento delle donne prendeva forza e identità. Che sia stato tutto facile non direi (ricordate il verso di Dalla «poi mi hai detto, poveretto, il tuo sesso dallo al gabinetto»), ma slamo stati I pio¬ nieri e tra disastri e felicità, ce ne possiamo oggi vantare. Fu ausilio ideale, «Moments of being», momenti di essere, forse il suo più bel testo letterario. Edito dalla Tartaruga, in un volume decorato dal profilo di Virginia. Oggi incastonato nei due Meridiani che Nadia Fusini ha curato e Introdotto per Mondadori. Il primo di Romanzi, il secondo di Racconti e testi critici. In «Momenti di essere» la Woolf spiega, anche a noi maschietti di una volta, come le donne scandiscano il tempo del sentire in modo diverso. Come una frase, maldestra, riecheggi in loro. E' il «pace», il ritmo della Woolf che bisogna ascoltare: Insegna che le donne spesso non hanno fretta, la nostra fretta che cosi spesso ce le fa perdere. gianni. riotta@lastampa. it

Persone citate: Dalla, Nadia Fusini, Prati, Rossanda, Virginia Woolf, Woolf

Luoghi citati: Virginia