Per l'euro una settimana convulsa

Per l'euro una settimana convulsa Per l'euro una settimana convulsa Ora l'attenzione degli operatori è concentrata sulla banca centrale giapponese Galoppa Veconomia Usa, nuovo record a Wall Street ROMA .,1, ir 'UH ni/ .-.il L'euro ha chiuso la settimana a 1,0202 dollari, in calo dai precedenti 1,0230 e a 123,41 fycn (123,23 giovedì). Ma in serata, alla chiusura di New York, è ridisceso a 1,0196, mentre l'indice Dow .Jones ha fatto segnare il secondo record storico nel giro di una settimana, a quota 11.209, che corrisponde a un incremento del 22% dall' inizio dell'anno. Il mercato italiano è stato prevalentemente tecnico, condizionato da pochi affari, con gli investitori in attesa della pubblicazione dei dati macroeconomici Usa. La seduta per l'euro si ò rivelata interlocutoria, con gli investitori poco intenzionati ad assumere posizioni di rilievo prima di martedì, quando sarà diffuso il rapporto sullu congiuntura tedesca e poi di giovedì, giorno in cui è in programma un discorso di Alan Greenspan. L'attenzione degli operatori si è concentrata soprattutto sul cambio dollaro-yen, con la divisa giapponese che ha sofferto le tensioni tra la Cina e Taiwan, che nella mattinata avevano messo in difficoltà quasi tutte le Borse asiatiche, e delle minacce sempre presenti di possibili interventi calmieratoli da parte della banca del Giappone. Per l'euro è stata dunque una settimana dai toni convulsi, con discese a nuovi minimi sul dollaro e sullo yen, prima di segnare nel finale un parziale recupero. Sullo sfondo della fragilità dell'economia europea, la divisa unica è risultata molto vulnerabile ai dati macroeconomici Usa che continuano a dettare le strategie del mercato in funzione delle aspettative sui tassi di interesse. Anche il biglietto verde chiude la settimana a 120,91 yen, in ribasso dai 122,37 di venerdì scorso, in un mercato molto esile proprio perchè condizionato dai timori di interventi da parte della banca, del Giappone. Al momento dunque la divisa nipponica sembra confidare nella ripresa economica interna, ignorando le minacce di svalutazione del cinese yuan. Il mercato nelle ultime sedute ha rinviato le grandi strategie, con gli investitori pronti a realizzare contro euro se emergerà un quadro inflativo dalla testimonianza Humphrey Hawkins di Alan Greenspan prevista per giovedì. La sterlina chiude in lieve recupero (a 1,5699 dollari contro 1,5487 venerdì scorso), dopo avere toccato nel coreo dell'ottava un nuovo minimo degli ultimi tre anni.

Persone citate: Alan Greenspan, Humphrey Hawkins, Jones

Luoghi citati: Cina, Giappone, New York, Roma, Taiwan, Usa