Contrabbando, punito chi fuma

Contrabbando, punito chi fuma Contrabbando, punito chi fuma Il Consiglio dei ministri: pene severe per i fornitori, nasce il «pentito» Chi trasgredisce rischia un milione di multa ROMA State per accendere una sigaretta comprata di contrabbando? Attenzione, potrebbe costarvi molto caro: un milione di multa. Lo prevede un disegno di legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri su proposta delle Finanze per chi «introduce, vende, acquista o detiene nello Stato quantitativi, anche minimi, di tabacchi lavorati esteri di contrabbando». Le sanzioni dispongono, per i trafficanti di sigarette e per i clienti, un severo inasprimento rispetto alla legislazione attuale. Al milione di multa, comunque inflitto, si aggiungono diecimila lire per ogni grammo (pari a una sigaretta) convenzionale di tabacco oltre i cinque pacchetti eventualmente in possesso. Se la quantità supera i dieci chili, la pena prevista è la reclusione da uno a quattro anni. Si tratta di misure che «renderanno più efficace spiega il ministero delle Finanze la lotta contro il contrabbando internazionale di tabacchi, che ha conosciuto negli ultimi anni indici esponenziali di crescita in tutto il territorio». E'una circostanza aggravante l'utilizzo di mezzi modificati che arrecano maggiore ostacolo all'intervento di polizia. Il '98, con 1692 tonnellate di tabacchi sequestrati e 1813 persone arrestate, ha fatto registrare+ il picco. «Il traffico di sigarette, connesso al traffico di droga, armi e immigrazione clandestina si svolge sotto il diretto controllo - afferma il ministero - della criminalità organizzata». Il provvedimento varato da Palazzo Chigi che «modifica la disciplina sulla repressione del contrabbando di tabacchi lavorati», proposto dal ministro della Finanze Vincenzo Visco, dispone anche la distruzione dei prodotti sequestrati. «Il provvedimento - ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Franco Bassanini, nella conferenza stampa a palazzo Chigi' al termine della riunione dell'esecutivo - mira a superare la grave situazione del contrabbando di tabacchi, che secondo stime del ministero delle Finanze ha raggiunto nel '98 la ragguardevole entità di 17 mila tonnellate comportando per l'erario la perdita di imposte indirette e dirette valutata, rispettivamente, in 2500 e in 1100 miliardi. L'esiguità delle sanzioni e la difficoltà delle procedure applicative hanno ostacolato la repressione del fenomeno. Le misure proposte sono l'inasprimento della multa per contrabbando, l'introduzione di specifiche circostanze aggra- vanti per le quali si prevede la reclusione, la previsione della definizione in via amministrativa per i casi di minore entità, la possibilità di distruzione del prodotto sequestrato. E ancora: la previsione di specifiche modalità di riconoscimento per i tabacchi introdotti di contrabbando previo accordo con le Case produttrici, e il ricorso ad alcuni strumenti utilizzati finora per la repressio¬ ne del traffico di droga come l'acquisto simulato e l'omessa cattura dei rei che forniscano elementi per individuare i criminali più pericolosi». In pratica, dei pentiti. Il disegno di legge sul contrabbando delle sigarette, approvato dal Consiglio dei ministri, rende più incisiva la lotta contro il fenomeno crimimale. Lo sottolinea, in una nota, il ministero delle Finanze che precisa come «l'aggravarsi della situazione» abbia indotto il governo a proporre nuove misure «dal momento che la legge attuale si è dimostrata scarsamente efficace». Sono emersi infatti problemi riguardanti la definizione in via amministrativa dei reati di contrabbando, riguardanti la destinazione dei veicoli e delle imbarcazioni sequestrate e la vendita dei tabacchi sequestrati. (p. poi.]

Persone citate: Franco Bassanini, Vincenzo Visco

Luoghi citati: Roma