Giudice unico, valanga di emendamenti del Polo

Giudice unico, valanga di emendamenti del Polo Lunedì il decreto alla Camera: rischia di decadere Giudice unico, valanga di emendamenti del Polo ROMA «Si preannuncia una settimana cruciale e non certo per colpa della maggioranza». Il ministro della Giustizia Diliberto appare preoccupalo alla vigilia dell'esame del decreto legge sul giudice unico, in programma per lunedì in aula alla Camera. Il Polo infatti ha preannunciato una valanga di emendamenti. «Stanno cercando di far naufragare una riforma importantissima - afferma Diliberto -, se il decreto non verrà convertito, per la giustizia italiana sarà un disastro. Evidentemente a Fi non interessano i processi, ma solo un processo». La polemica infuria sulla norma sull'incompatibilità tra gip e gup che la maggioranza vorrebbe applicare ai processi futuri, mentre il Polo anche a quelli pendenti. Tra i quali, appunto, il processo milanese a carico di Cesare Previti. «La reazione isterica è da attribuire a Forza Italia che ha abbandonato i lavori della Commissione oppo¬ nendosi alla conversione del decreto», ha dichiarato Antonio Borrometi, capogruppo del Ppi in commissione Giustizia replicando a Gaetano Pecorella (Fi) che aveva definito «reazione isterica» il pronunciamento dei popolari sull'autorizzazione all'uso delle intercettazioni telefoniche nel processo Dell'Utri accordato dall'Aula di Montecitorio. E il capogruppo dei Ds alla Camera Fabio Mussi, accusato di «stalinismo» da Fi: «Se Berlusconi, Pisanu, La Loggia, Maiolo, Pecorella, Pera, volessero sapere esattamente che cos'è lo stalinismo lo si può dire semplicemente: stalinismo è quella dottrina politica secondo la quale la nomenklatura non è soggetta alla legge di tutti. Stalinisti sono loro». Il mondo della magistratura spera in un accordo, «Altrimenti, l'entrata in funzione immediata del giudice unico anche nel settore penale -sottolinea il presidente dell'Anni Antonio Martone - creerà la paralisi all'interno degli uffici giudiziari». Ir. i.)

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