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«Troppi controlli sono illegali E io processo i vigili urbani» IL PROCURATOLE DI MONDOVI' E IL CODICE DELLA STRADA «Troppi controlli sono illegali E io processo i vigili urbani» intervista Paola Scoia WSSSSBm RICCARDO Bausone è da un anno procuratore capo della Repubblica di Mondovì. Prima, per oltre trenta, è stato pretore dirigente nella stessa sede: proprio in quel periodo e dall'alto di quella carica ha cominciato ad approfondire la questione della correttezza nell'impiego del misuratore elettronico della velocità. l5a procuratore, Bausone, con gli agenti della Polizia di Slato della sezione Polizia giudiziaria (lidia Procura, ha condotto un'inchiesta sulle modalità con cui viene utilizzato l'autovclox, i cui esiti sono stati resi noti noi giorni scorsi: i vigili urbani di tre Comuni del Monrcgalese sono stati indagati per «falso in atto pubblico», perchè hanno giustificato la mancata notifica immediata dei verbali di multa ai trasgrossori (prevista dal Codice) con l'impossibilità del misuratore di indicare subito gli ostromi della violazione. Il consulente tecnico del magistrato ha però escluso quosl'ipotnsi: all'apparecchio occorrono solo pochi contosimi di secondo per la registrazione. Procuratore, ci spieghi perchè ha voluto l'inchiesta «Il modo di procedere con l'autovclox in alcuni Comuni aveva fatto sorgere numerose contostazioni e un ampio contenzioso già quand'ero pretoro. Valendomi della procedura disciplinata dalla legge 689/81 e dei pareri di altri colleghi, avevo con numeroso sentenze annullato lo ingiunzioni sugli accertamenti di controllo della velocità da parte dello polizie municipali. Tanfo vero cho queste, e in particolare la Polstrada, hanno poi adottato il sistema della contestazione immediata dell'infrazione, evitando così un dispendioso contenzioso giudiziario». Sugli operatori pende un accusa di tipo penale. «I procedimenti penali contro gli operatori delle Polizie municipali scaturiscono dai menzionati procedimenti a nini i n ist rat i vi promossi davanti al pretore dagli automobilisti contravvenuti per la violazione dei limiti di velocità non direttamente contestata e con la motivazione dell'incapacità dell'apparecchio di rilevare immediatamente la violazione». Perchò i vigili urbani hanno sbagliato? «1 vigili urbani indagati sono buoni operatori, ma persone che, purtroppo, a motivo dello loro funzioni sono rimasto cui n - volte in un sistema di accertamento delle violazioni delle norme stradali attraverso l'impiego, a mio giudizio, distorto del misuratore, e in violazione ai diritti di difesa del cittadino». Possiamo chiamarla pretore e ora procuratore «antiautovelox»? INon sotìlPfcontro l'OTtóvelox. ma contro il suo uso scorretto. Potreste osservare che quest'inchiesta sia inopportuna e impopolare in uri periodo come l'estate, con il traffico intenso e i rischi in aumento per via delle vacanze e della velocità. Al contrario di quanto si potrebbe pensare in modo supejrficiale, l'impiego anche intensivo del sistema elettronico di misurazione della velocità agisce solo in modo repressivo. Nel senso che colpisce l'eccesso di velocità con i suoi rischi, ma in un momento successivo, quando cioè il fatto pericoloso si è già verificato. Con uno scarso o nullo effetto di prevenzione». Quali sono, allora, gli strumenti preventivi? «Sono altri. Vanno risolti le questioni dolila conformazione e dei profili delie strade, i problemi degli attraversamenti, degli accessi agli abitati, della presenza di capannoni industriali a filo delle carreggiate a grande circolazione. Elementi di rischio che compaiono con una frequenza che non ha riscontro in altri paesi della Comunità Europea. E penso all'uso di rotatorie, bande sonore, dossi artificiali, da introdurre nei punti critici». «Questo strumento non ha praticamente alcun effetto preventivo Colpisce quando il fatto pericoloso si è già verificato» I procuratore Bausone Code di auto Ieri al caselli dello autostrade di tutta Italia per II primo esodo di inizio estate