Le discoteche abbassano il volume

Le discoteche abbassano il volume Le discoteche abbassano il volume Enzo Bianco: contro le stragi del «sabato sera» nei locali stessi orari di chiusura 77 decreto «salva-timpani» in vigore da domani ROMA Orari di chiusura uguali per tutte le discoteche, decibel più bassi nell'ultima e il contemporaneo blocco della vendita degli alcolici. È la ricetta che Enzo Bianco, presidente dell'Anci, proporrà ai gestori delle discoteche italiane per migliorare la sicurezza sulle strade. Alla lotta ai decibel contribuirà anche il decreto in vigore da domani, che abbasserà il volume dei locali del «popolo della notte». Bianco, che ha partecipato al vertice promosso dal governo, ha annunciato un incontro con i gestori delle discoteche che, ha detto, hanno già offerto la loro disponibilità a risolvere almeno una parte dei problemi. La prima idea è quella di fissare orari di chiusura uguali per tutti, alle 3 durante la settimana e alle 4 del mattino il sabato, anche per impedire il fenomeno del «nomadismo» da una discoteca all'altra. Nell'ultima ora di apertura prevedere una sorta di «decompressione» abbassando il nume¬ ro di decibel e impedendo il consumo delle bevande alcoliche. Ancora due notti «a tutto volume» per il popolo della notte; poi, da domani, scatterà il programma «salva-timpani», previsto dall'apposito decreto, che abbasserà la musica nei locali. Il limite fissato (105 decibel) oltre che alle discoteche, dove presto saranno realizzate aree di «riposo acustico», si applica anche a teatri, cinema e sale da ballo, ma non riguarda le cosiddette «attività temporanee e mobili», come i concerti rock, circhi e feste di piazza. Soglie più severe scatteranno poi nel 2000 (103 db) e nel 2001 (102 db). Per i trasgressori le multe vanno da 500.000 lire fino a 20 milioni. «Questo decreto - ha detto il presidente dell'Agis, Giorgio Van Straten, presentando il provvedimento - è frutto di una concertazione molto positiva tra Governo e categorie coinvolte, anche se sul limite di 102 db previsto per il 2001 è giusto aprire un confronto: non bisogna infatti dimenticare che quello che per il Governo è rumore, per noi è musica». Secondo il sottosegretario all'Ambiente, Valerio Calzolaio, «si è cercato di trovare il Siusto compromesso tra le esigenze ei gestori dei locali e la salvaguardia della salute dei cittadini». 11 decreto fìssa anche un limite al livello medio di rumore, che non dovrà superare i 95 db. Cosi, osserva Calzolaio, «si introduce l'obbligo di progettare spazi a differenti pressioni acustiche nei locali, con aree dove sarà anche possibile parlare e far riposare le orecchie». Del provvedimento si dichiara «abbastanza soddisfatto» Giancarlo Barisio, presidente del Silb (il sindacato italiano dei locali da ballo), ma, spiega «abbiamo dubbi sui limiti più restrittivi che saranno stabiliti a partire dall'anno prossimo: se la musica non è molto alta, c'è il rischio che i frequentatori di discoteche non siano invogliati a buttarsi in pista e che scelgano locali più permissivi in Svizzera, Francia o altre nazioni vicine». Critiche e preoccupazione dalla Pipe (Federazione italiana pubblici esercizi). «Abbiamo il massimo rispet- to per la tutela dell'udito dei cittadini - dichiara Edi Sommariva, segretario generale della Pipe - che però è più stressato dal rumore del traffico delle grandi città che dalla musica di sottofondo di un pubblico esercizio». «Siamo estremamente preoccupati • continua Sommariva - che per far sentire una partita di calcio alla radio un barista debba affrontare una spesa di oltre 1,5 milioni di lire per avere la conferma da un perito che la sua radiolina non può superare i 105 decibel». [r. cri.) Da domani discoteche con il silenziatore

Persone citate: Bianco, Calzolaio, Edi Sommariva, Enzo Bianco, Giancarlo Barisio, Giorgio Van Straten, Pipe, Valerio Calzolaio

Luoghi citati: Francia, Roma, Svizzera