Treu: per i trasporti è un'estate difficile di Gian Carlo Fossi

Treu: per i trasporti è un'estate difficile Treu: per i trasporti è un'estate difficile Gian Carlo Fossi ROMA E' «un'estate difficile» nei trasporti, afferma il ministro del settore Tiziano Treu, ma ci sono ancora carte da giocare per ristabilire la normalità ed assicurare a tutti gli utenti vacanze tranquille. «Per le ferrovie - precisa il ministro è in corso una trattativa e non ci dovrebbero essere situazioni di conflitto e agitazioni; nel trasporto aereo giudico molto positiva la revoca delle astensioni da parte dei confederali e per il «nodo» degli spazi aerei da liberare a favore dei voli commerciali da qui alla fine del mese si dovrebbero registrare effetti positivi». Treu aggiunge: «Restano aperti due punti: l'agitazione di qualche sindacato autonomo dei controllori di volo e la i controversia Meridiana, che sto seguendo, anche se non si tratta di una vera e propria mediazione». E la proposta del leader di Cgil Sergio Cofferati per applicare a settembre con decreto le nuove regole sull'esercizio del diritto di sciopero insabbiate in parlamento? «Ci sono posizioni diverseIiCrm zioni diverse, ma il governo non l'ha ancora valutata». Il ministro del Lavoro Cesare Salvi interviene invece con decisione a favore della proposta, definendola «una dimostrazione di grande serietà». «Io ritengo - dice Salvi -che il governo debba alla ripresa, dopo la pausa estiva, prendere in seria considerazione la strada indicata dal segretario generale della Cgil, che del resto è condivisa anche dal segretario della Uil Pietro Larizza». 11 ministro dei Trasporti Treu sottolinea la necessità di tradurre rapidamente in norme il patto definito con le parti sociali per dare maggiore forza alla regolamentazione degli scioperi nei servizi pubblici essenziali: «Il disegno di legge, che lo ha in gran parte recepito, non è stato ancora approvato dalle Camere e il 29 luglio scatta la tregua e il parlamen¬ to sospende i lavori. A settembre, governo e Parlamento valuteranno quali siano gli strumenti giuridici più efficaci per evitare l'ulteriore esplosione di agitazioni che recano gravi disagi agli utenti». Sergio Cofferati, comunque, non allenta la presa. «Ho visto - rileva il segretario della Cgil - che ci sono contrarietà all'ipotesi che ho avanzato, ma non ho visto soluzioni alternative e, sopratutto, una volontà adeguata a risolvere il problema. Sono convinto di avere indicato una soluzione ragio nevole che non snatura il merito di un'intesa sottoscritta da tutti insieme e che non toglie prerogative, nò competenze al governo, tanto meno toglie autonomia e sovranità al parlamento». E, qui, un avvertimento e un richiamo alle responsabilità: «Non vor r g e n z a i di Nata- rei trovarmi in una nuova e m e r ima senza che la questione sia stata risolta. In quei giorni si apriranno le porte di San Pietro per il Giubileo del Duemila, ed allora non saranno giorni uguali a quelli dell'anno precedente, ma più impegnativi e difficili». a sua netta con difficili». Ribadisce la sua netta contrarietà il leader della Cisl Sergio D'Antoni, mentre nuovi «no» arrivano da Piergiorgio Tiboni, coordinatore nazionale della Cub (Confederazione unitaria di base» e da vari sindacati autononi, tra cui la Dirstat, l'associazione dei dirigenti. D'Antoni accusa la Cgil di essere solo alla ricerca di «protagonismo e propaganda» e denuncia un «clima antisindacale che si sta producendo anche per l'impostazione del governo». Attacca, poi, direttamente il presidente del Consiglio: «Si sta superando il limite: ci si addita come irresponsabili, perchè si sta cercando un colpevole. D'Alema ha scoperto che c'è un sindacato responsabile ed uno che è colpevole di tutto. Il governo lavora per dividere, dicendo che una posizione è giusta ed una'altra sbagliata» Il ministro del Lavoro Salvi: a settembre il governo discuta la proposta di Cofferati sulle nuove regole nell'esercizio del diritto di sciopero

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