Quel cappello di paglia felliniana di Sandro Cappelletto

Quel cappello di paglia felliniana Quel cappello di paglia felliniana ORMAI, la lezione l'abbiamo imparata: Nino Rota non è soltanto quello che ha scritto le musiche dei film di Pollini, Visconti, Coppola. Negli ultimi anni, una pioggia di dischi ha fatto conoscere l'altra faccia della creatività di un compositore (1911-1979) prolifico come non usa più. Li musica da camera, alcune opere, le primo due sinfonie, la colonna sonora del «Gattopardo» con la trascrizione di un valzer di Verdi, l'oratorio «Mysterium» sono tutti disponibili, mentre la Fondazione Cini di Venezia ha radunalo partiture e documenti in un fornitissimo «Archivio Rota». Nella collana Opera la BMG-Ricordi (cofanetto di 2 compact-disc. Lire 28.000) propone «Il cappello di paglia di Firenze», il suo lavoro teatrale più rappresentato, dalla prima al Massimo di Palermo nel 1955. alla ripresa dello scorso anno alla Scala nella regia di Pizzi, passando per il colebre allestimento di Giorgio Strehler. Per trovare il disco bisogna cercare nei negozi più fomiti: certi editori fanno le cose senza crederci troppo e si dimenticano perfino di buttar giù due note biografiche. Lo stesso compositore dingo l'Orchestra Sinfonica ili Roma, in una registrazione da studio del 1975, rimaslenzzaia con tecnica digitale. La qualità dell'ascolto è ottima, tra gli interpreti Viorica Cortez, Daniela Mazzuecato. Giorgio Zaneanaro. ma tutta la compagnia è ben scelta. Il libretto o tratto, dall'autore assieme alia madre Ernesta Rinaldi, da un vaudeville ottocentesco di Eugène Libiche e Marc Michel. Clima surreale ove tutto è possibile: felliniano? Un cavallo mangia un cappello di paglia proprio il giorno dello nozze di Elena e Fadùiard, e Anaide, la proprietaria del cappello, quando l'ha peiduto, non era in compagnia del marito... Secondo la regola aurea della commedia, tutto si svolge nel tempo ili una folle giornata. Musiche già composto por una rivista di Castellani, Longanesi e Steno e per un film di Mario Soldati, vengono dirottate nella nuova partitura assieme a un caleidoscopio di dichiarate citazioni stilistiche. Altro elle musicista ingenuo: Rota ha alle spalle studi intemazionali di primissima qualità e li sposa ad una consapevole facilità di invenzione. Non gli appartiene il tragico, il suo habitat è il disincanto del comico, parente strettodella malinconia. OTTIMA REGISTRAZIONE, DATA 75, DEL LAVORO PIÙ RAPPRESENTATO DI ROTA, COMPOSITORE COMICO E MALINCONICO OTTIMA REGISTRAZIONE, DATA 75, DEL LAVORO PIÙ RAPPRESENTATO DI ROTA, COMPOSITORE COMICO E MALINCONICO Sandro Cappelletto

Luoghi citati: Firenze, Palermo, Roma, Venezia