L'arancione delle Bignonie caldo colore dell'estate di Paolo Pejrone

L'arancione delle Bignonie caldo colore dell'estate IO.RI !.. GIARDINI L'arancione delle Bignonie caldo colore dell'estate LE Bignonie sanno di vecchio giardino, sanno di estati calde e afose, sanno di notti brevi e di cicale. Il colore violento dei fiori arancioni, appesi ai muri delle case, ai pilastri dei cancelli e qualche volta appoggiati ai rami degli alberi e ai ferri di vecchie pergole, compete con forza equilibrata e con vigore, con i colori dell'estate. Le Bignonie infatti amano decisamente di più il caldo del freddo e crescono con grande forza nei giardini al mare o in posti temperati. Nelle regioni dove l'inverno lascia prosperare i limoni, si possono coltivare le più romantiche e forse le più belle di tutte le Bignonie: quella Jasminoides e quella finalmente chiamata con un nome tutto italiano, la «Contessa Sara». Tutte e due rosate t- dall'aspetto «nordico» chiaro e pallido e fortemente attraente. Purtroppo è soltanto con il caldo dell'estate che possono essere generose e soltanto in assenza dei geli invernali che possono sopravvivere. Le Bignonie amano i terreni ricchi e drenati, il loro apparalo radicale, come per quasi tutte le piante che arrampicano, è quanto di più profondo e sparso. L'estate per loro, quindi, non è un problema anche se secca e ventosa, potendo autonomamente aiutarsi proprio con le loro radici lontane e vigorose. I giardini di Villa Hambury alla Mortola in questo periodo vanno praticamente in letargo: progettati e voluti per essere al massimo durante il periodo invernale ora sono in glorioso riposo. Allegra eccezione sono le Bignonie, coloratissime e vivissime. E' un po' presto per Contessa Sara, ma è il momento per Madame Galen, Grandiflora, Buccinatoli,!, Capreolata, Jasminoides... II 3 di luglio in occasione del Premio Villa Hanbury, insieme a qualche ultima Lavanda, ai Pelargoni, alla Passiflora e alle Dature, sarà affidato alle Bignonie di fare da cornice alla manifestazione. Quel premio che si è voluto dedicare a chi di giardini scrive, di piante racconta, e di botanica disserta: cercando di dare così una maggiore enfasi al mondo un po' segreto della vita silenziosa degli alberi e del giardino. La Tecnica vittoriosa ci ha infatti allontanati dall'affascinante mondo dell'agricoltura e ancora di più da quello dei giardini. Un lento ritorno potrebbe migliorare il mondo in cui viviamo... e renderne più vive le sue interrelazioni... Piante che sanno di vecchio giardino, di caldo e di afa, di notti brevi, di cicale e di vigore Paolo Pejrone

Persone citate: Contessa Sara, Hanbury, Mortola