Quando Nando Martellini diventa Elsa Martinelli di Stefano Bartezzaghi

Quando Nando Martellini diventa Elsa Martinelli Quando Nando Martellini diventa Elsa Martinelli «Cara Posta in Gioco, da alcune settimane su Rete 4 (Domenica, ore 18) viene trasmesso un telefilm intitolato "EZ Street". Perché ti faccio questa segnalazione? Semplice, tra i protagonisti, nella parte del cattivo, c'è un certo Joe Pantoliano, che con Giorgio Napolitano e Francesco Paolantoni compone un bel tris di anagrammi. Cordiali saluti. Raffaele Massacesi (Pesaro)». Sono molti anni che ricevo lettere da Raffaele Massacesi e ho imparato che più il tono della scrittura è sommesso più sorprendente è il contenuto. Infatti già l'anagramma fra due cognomi ò relativamente raro: un anagramma fra tre cognomi di dieci lettere è un caso a mio parere unico. Ora siete in spiaggia, con il famoso stecchino da ghiacciolo in mano, e magari pretendete di imparare un nuovo gioco per divertirci in compagnia, duello di cercare anagrammi fra cognomi dubito che sia un gioco di compagnia e dubito anche che sia un gran che divertente. Per scoprire già aile scuole medie inferiori che l'anagramma non fosse un oracolo infallibile bustava avere come compagni di classe un signorino Bamontc e una signorina Trininone, e notaro che i duo non solo non facevano coppia fissa ma non si guardavano nemmeno. Che gusto c'è, allora, a scoprire che due persone sono legato da cognomi anagramniatici? Montale produceva poesie, Talmone produceva cioccolata: lo due cose non hanno relazioni, almeno apparenti. Per trovare anagrammi fra cognomi lo stecchino non vi serve, e anche il ghiacciolo forse interferisco, raffreddando la temperatura del corpo che forse deve essere al contrario in ebollizione. Bisogna pensare a un cognome e poi manipolarlo per vedere se da quel cappello esce qualche inatteso coniglio. Me- ?lio la carta, o le tessore dello Scarabeo: se lo ale a memoria siete bravi. Naturalmente i casi come Maroni e Marino, o Manconi e Mancino sono da considerarsi molto banali. Già meglio un Berger/Gerber, almeno per chi conosce i protagonisti della Formula Uno c della cronaca mondana (Gerber è il consorte di Cindy Crawford). Ma non sempre i cognomi brevi sono facili, odanno risultati spregevoli: a me non dispiace trovare dentro a Umberto Eco tracce del podista Sebastian Coe. Si prova un brivido quando si accoppiano cognomi di colleghi: recentemente se ne sono avuti fra i calciatori, con duelli fra Veron e Nervo, e fra Scapolo e Pascolo. Duplice colleganza e rivalità, prima in magistratura e poi in politica, ha legato Claudio Vitalone e Luciano Violante (e se i cognomi sono un anagramma perfetto, i nomi non lo sono per un soffio). Non colleghi erano il dottor Caligari e il politico Cariglia, per esempio. 0 Renzo Arbore e Clemente Rebora, Paolo Fai (Solarino SR) tempo fa mi aveva segnalato il binomio costituito dal pittore Ingres e lo scrittore Singer. L'anagramma più lungo fra cognomi che io conosca è quello fra Nando Marteìlini e Elsa Martinelli. Ma l'anagramma più lungo non è sempre il migliore: dal punto di vista dell'effetto sonoro mi pare difficilmente battibile la coppia costituita da Nino Manfredi e da Alan Fricdman. Se la mettiamo sul surreale c'è un accostamento fra André Breton e le sorelle Bronte: ma ancora più surreale sarebbe stata un'intervista allo scrittore romeno limile Cioran, scomparso pochi anni fa, fatta da Tonino Carino. Quasi come se Paul Valéry avesse scritto i testi per le canzoni di Tiziana Rivale. Ma qui una Y è diventata I. Non si fanno queste cose: si incomincia con Valéry e magari si finisce per anagrammare Grisham e trovarci un inedito Gramshi Scrivete a La Posta in gioco ■ La Stampa TTL, via Marenco 32, 10126 Torino ^ « POSTA IN GIOCO Stefano Bartezzaghi

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