I Grandi: via alla ricostruzione

I Grandi: via alla ricostruzione I Grandi: via alla ricostruzione Prima riunione a Bruxelles del G8 Dall'Uniotie europea 1000 miliardi BRUXELLES Ricostruzione nei Balcani: è il tema della discussione affrontata ieri a Bruxelles dai ministri economici dei Paesi del G8, dai dirigenti della Banca Mondiale, del Fondo Monetario Internazionale, del presidente dell'Unione Europea e dal ministro del Tesoro statunitense, Lawrence Summers. I grandi dibatteranno su quanti fondi stanziare per la ricostruzione di Kosovo, Serbia e Montenegro e cercheran¬ no di stabilire il modo migliore per stimolare la crescila economica nei Balcani. Si tratta di una riunione preparatoria alla conferenza dei Paesi donatori del 28 luglio. L'Unione Europea dovrebbe stanziare immediatamente 500 milioni di euro (circa mille miliardi di lire) per la ricostruzione dei Balcani mentre la Banca Mondiale ha fatto sapere che probabilmente impegnerà 60 milioni di dollari (circa 120 miliardi di lire) per gli interventi in Kosovo. Per il ministro tedesco delle Finanze, Hans Eichel, è un bene che si cominci a parlare di Balcani perché «non esistono ancora cifre precise». Rory Ò Sullivan, rappresentante speciale della Banca Mondiale per il Sud-Est europeo ha sottolineato che dopo lo stanziamento dei fondi bisognerà sviluppare il commercio regionale per aiutare le economie locali a crescere in modo sano. Ò Sullivan ha affermato che la situazione dei danni alle infrastrutture non è poi così grave come si pensava all'inizio. «E importante ricostruire», ha affermato Christiaan Poortman, coordinatore della Banca Mondiale per il Sud-Est europeo. La priorità, ha detto Yves de Silguy, commissario europeo per le questioni economiche, è assistere il ritorno dei profughi e stabilire un'amministrazione civile in Kosovo. I Paesi dell'Hlsg (High level steering groupl hanno ribadito che non forniranno altri aiuti alla Serbia, eccetto quelli umanitari, lino a quando Slobodan Milosevic rimarrà al potere. Al tempo stesso i Paesi donatori cercheranno di fornire aiuti al Montenegro, che si è sempre schierato contro Belgrado. Giuliano Amato, ministro del Tesoro, intravede «problemi» nella definizione del concello di aiuti umani tari alla Serbia, ma giudica inutile una «discussione politica» in una fase in cui la comunità internazionale non dispone ancora di una lista degli interventi necessari. (est)

Persone citate: Christiaan Poortman, Giuliano Amato, Hans Eichel, Lawrence Summers, Rory Ò Sullivan, Slobodan Milosevic, Yves De Silguy, Ò Sullivan