AVANZARE ARRETRANDO

AVANZARE ARRETRANDO |A NOTA ROMANA AVANZARE ARRETRANDO Paolo Passarmi IL coordinatore dell'Asinelio, Arturo Parisi, ha iniziato ieri il giro degli incontri bilaterali preliminari al più volte annunciato e rinviato vertice per il rilancio dell'Ulivo. Ieri il braccio destro di Prodi ha incontrato delegazioni dei Verdi, di Rinnovamento italiano e dei socialisti. Nessun problema, ovviamente: l'incontro importante è quello di domani con la Quercia e, visto lo sbandamento tra i partiti che rappresentano l'ala cattolica del centrosinistra, sarà interessante anche (inolio di venerdì con il peraltro dimissionario Franco Marini. Sta di latto che ieri, nonostante si sia trattato di incontri facili, Parisi ha dichiarato: «Non andremo in vacanza senza aver avviato un processo. I modi li vedremo». Il tono è positivo, ma la sostanza è: qualcosa faremo, ma è difficile che si riesca a convocare il vertice prima delle vacanze. «E' davvero troppo - ha sbottato Walter Veltroni -. Quindici giorni per convocare una riunione!». Sembra che quindici giorni non basteranno. PENELOPE. Veltroni ha anche invocato «un soprassalto di senso di responsabilità» che consenta di dare al Paese «nei prossimi sei o sette mesi una legge elettorale civile». In effetti, la spinta p^D-riforme impressa dal capo deHp Stato sta cominciando a produrre effetti visibili. Ieri si è, almeno in via preliminare, sbloccato l'iter della riforma sul «giusto processo» e, sempre con la gioia dell'opposizione, la maggioranza ha cambiato posizione sull'elezione diretta dei presidenti delle Regioni, rendendo possibile un veloce accordo anche su questa riforma. «Mi pare - ha dichiarato soddisfatto il ministro per le Riforme Antonio Maccanico, escludendo 'retromarce' da pane di chiunque - che si sia imboccata finalmente la strada giusta». In realtà, sul giusto processo, la maggioranza ha riaggancialo l'opposizione rinunciando a rinviali' la materia (cosa per la quale Forza Italia aveva chiesto le dimissioni del ministro della Giustizia). E, sull'elezione dei presidenti delle Regioni, forse stimolata anche dagli esiti dogli ultimi ballottaggi, la maggioranza ha rinunciato al doppio turno, che aveva approvato facondo andare in bestia l'opposizione. Ora, sembra che anche sulla legge elettorale, jier vincere- l'ostilità al doppio turno di Berlusconi, la maggioranza stia elaborando una nuova proposta, proporzionale a un turno con sbarramento. Vale a dire l'opposto di quanto aveva proposto, con l'avallo della Quercia e di D'Alema, Giuliano Amato tre mesi fa. Evidentemente funziona questa regola: per avanzare occorre arretrare. BONINO MALI NO. Non si sa ancora se Emma Bonino scenderà in campo a Bologna contro Parisi por conquistare il seggio liberato da Prodi. So lo farà, la discussione sulla natura di destra o di sinistra della sua lista sarà chiusa. E' comunque evidente che Berlusconi e Fini stanno facendo il possibile per staccare Bonino dal centrosinistra e anche per sgonfiarla. paopas@tin.it

Luoghi citati: Bologna, Mali